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Cronaca

Comunali, Lepore: "Opere si faranno ma il Pd sarà il partito delle persone"

Il candidato sindaco del centrosinistra intervistato alla Festa dell'Unità

Durante un'intervista alla Festa dell'Unità di Bologna, il sindaco uscente Virginio Merola ha affermato di tremare di fronte alle sfide che attendono il suo successore. Ma Matteo Lepore, il candidato del centrosinistra che veleggia nei sondaggi al 60%, dallo stesso palco rispedisce le preoccupazioni al mittente: "Chiedetelo a lui perché trema. Se avessi paura di fare il tram, il Passante e le infrastrutture di Bologna, considerando che tutti quelli che mi hanno preceduto le hanno scritte nei documenti e devono ancora partire, non mi sarei candidato".

Come punti dell'agenda da sindaco più sfidanti, comunque, Lepore cita proprio "i cantieri, le infrastrutture e le opere che dobbiamo realizzare". Perché "non voglio far ripartire appena eletto il percorso per un nuovo Piano strategico", continua l'aspirante sindaco, nel senso che "non voglio un altro anno di discussione dopo un anno di campagna elettorale su quali sono le priorità di Bologna".

Un nuovo Piano strategico sarà semmai intavolato "tra due anni e mezzo, come verifica". Ora, le priorità sono "entro ottobre-novembre presentare il bilancio per non andare in esercizio provvisorio", ricorda Lepore, poi "dobbiamo presentare l'agenda dei primi 100 giorni" e cominciare subito a lavorare sui fondi del Pnrr, che andranno spesi (con opere realizzate) entro il 2026: "Un'impresa titanica che richiede davvero un impegno corale, in cui tutti ci mettiamo a remare nella stessa direzione".

Tutto questo sapendo che "se si allunga il brodo poi le cose non partiranno mai", aggiunge Lepore. Quindi avanti con Passante e tram, mentre "non ci possiamo permettere, pur di spendere dei soldi, di presentare progetti inutili e vecchi".

Ma Bologna "non può vivere solo di infrastrutture" e questo "lo voglio dire in particolare al Pd", alza la temperatura Lepore: "Dev'essere il partito delle persone e non delle infrastrutture", afferma il candidato trovando l'applauso della platea, perché "a Bologna le infrastrutture vanno fatte, punto, non è che stiamo ancora a discutere 20 anni. Questo nella logica della transizione ecologica e l'accordo sul Passante fatto dopo le primarie va in quella direzione, ora portiamo a casa il risultato".

Se il Pd "sarà un partito progressista e democratico - insiste Lepore - questa città avrà una guida sicura con una coalizione forte, è la cosa più importante perché la città senza una politica forte rischia di fermarsi". E a proposito del proprio partito, Lepore afferma anche che "il Pd secondo me sarà fortissimo alle elezioni, come baricentro di una coalizione progressista e democratica".

E se oggi Lepore parla sul palco della Festa da candidato sindaco e da favorito alle elezioni, non scorda che un anno fa quando di fatto annunciò proprio al Parco nord la propria candidatura ci furono critiche tra i dem: "Mi fu detto che alla Festa dell'Unità non si dovevano fare comizi, quindi un po' di contrasto c'è stato". Da allora, in un anno di campagna Lepore giura di aver usato lo stesso paio di scarpe: e da aspirante "sindaco di strada", dice mostrando le calzature, "ora ho una suola rotta perché ho fatto un bel po' di chilometri". Tornando a Merola, a cui Lepore è legato da un ormai lunghissimo sodalizio, "siamo molto diversi dal punto di vista caratteriale e anche del modo fare politica: c'è una certa differenza e per questo abbiamo lavorato insieme", dice l'attuale assessore. (Dire)

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