Long covid e fisioterapia: al Sant'Orsola si sperimenta la teleriabilitazione | VIDEO
Ad oggi sono 13 i pazienti seguiti dopo le dimissioni ospedaliere. L'obiettivo è prevenire possibili esiti invalidanti
Fisioterapia e Long Covid. Sono tantissimi i professionisti dell’area riabilitativa che seguono i pazienti che hanno avuto la Covid per prevenire possibili esiti invalidanti. Al Sant'Orsola, come spiegato da Antonio Ciasca, dirigente delle Professioni Sanitarie dell’Area della Riabilitazione, è in corso un progetto di cura post ricovero, a domicilio, tramite la teleriabilitazione. Il contributo fisioterapico nel quadro clinico Long Covid è infatti rilevante: questo termine indica sia la presenza di sintomi persistenti successivi alla malattia che perdurano tra la quarta e la dodicesima settimana, sia l’instaurarsi della sindrome post covid i cui esiti persistono oltre la dodicesima settimana.
La ricerca
Al Policlinico Sant’Orsola è in corso uno studio clinico rivolto a pazienti Covid+ che, dopo aver seguito il percorso riabilitativo in regime di degenza ed essere stati educati alla corretta gestione degli esiti, saranno dimessi presso il domicilio e continueranno a seguire uno specifico protocollo riabilitativo assistito attraverso la teleriabilitazione. Scopo dello studio è quello di valutare l’efficacia della riabilitazione nella prevenzione dei possibili esiti invalidanti caratteristici del Long Covid. L'obiettivo è di prendere in cura fino a cento pazienti: ad oggi sono 13 quelli seguiti, con ottimi risultati.
I dati
Recenti indagini statistiche svolte riportano che circa il 30% dei pazienti Covid+ potrebbe presentare esiti persistenti (sono stati individuati circa 200 sintomi sia con manifestazioni generali come cefalea, stanchezza, irritabilità, insonnia, mialgie ma anche con manifestazioni specifiche neuropatie, disfunzioni respiratorie, cardiopatie, anosmia, ageusia), ulteriori studi sono in corso per comprendere quale sia la correlazione con diversi fattori di rischio e comorbidità.
L’attività ospedaliera si rivolge principalmente a pazienti in fase acuta e sub-acuta per poi integrarsi con le strutture territoriali o servizi domiciliari al fine di offrire la necessaria continuità assistenziale e favorire il reinserimento della persona nell’ambiente di vita e di lavoro.