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Cronaca

Bologna dice sì a una via intitolata alla trans Marcella Di Folco

"Più ovvio pensare di intitolare una via della città a Lucio Dalla", così il Pdl davanti l'approvazione dell'ordine del giorno per omaggiare la prima trans al mondo eletta a una carica pubblica

E’ costato parecchie polemiche e l’astensione del suo amico Daniele Carella dal voto “Per non strumentalizzarla”, ma alla fine il Consiglio Comunale ha approvato l'ordine del giorno per l'intitolazione di una via cittadina alla memoria di Marcella di Folco presentato  dalla  consigliera SEL Cathy La Torre e firmato da Sergio Lo Giudice.

MARCELLA DI FOLCO. Ma chi è Marcella Di Folco? Battezzato Marcello alla nascita, nel 1987 cambiò sesso e nel 1988 diventò Presidente del Movimento Identità Transessuale (MIT); più volte candidata alle elezioni parlamentari, nel 1997 venne eletta vicepresidente dell'Osservatorio Nazionale sull'Identità di Genere. Romana di nascita, Marcella scelse Bologna e qui, è stata consigliere comunale alle politiche sociali dal 1995 al 1999. L'esito  della  votazione per l’intitolazione di una via cittadina: favorevoli 17 (Pd, Amelia per Bo, M5S); contrari 5 (Pdl, Lega Nord).

LA SODDISFAZIONE DI SEL. “Domani son certa che sui giornali farà notizia che il Consiglio non abbia votato all'unisono per l'intitolazione di una via a Marcella di Folco. Certo, anche a me sarebbe piaciuto che tutte le forze politiche riconoscessero l'impegno di Marcella e del MIT per la tutela della dignità delle persone trans ma tant'è che in Italia la politica esercita raramente quella straordinaria cosa che si chiama verità e riconoscimento dei meriti! Ciò nonostante, io sono orgogliosa e felice che la mia città avrà una strada che porterà il nome di Marcella a futura memoria e tutti potremmo dire che una persona trans, una grande persona come Marcella, non è meno degna di altre grandi persone. Di questo voglio espressamente ringraziare Sergio Lo Giudice che con me ha presentato questa proposta e tutta la maggioranza che l'ha sostenuta. Ma anche Massimo Bugani del M5S, l'unico della opposizione a votarla. E' stata una battaglia faticosa ma la rifarei mille e mille volte...e come sarebbe fiera Marcella...”.

L’ASTENSIONE DI CARELLA. Daniele Carella, Pdl, si è astenuto dal voto: “Non mi piace che Marcella divenga oggetto di discussione in questa città. E’ un discorso di rispetto della persona e si potevano prendere scelte diverse, senza bisogno di arrivare a una proposta che è di un altro spessore. Sono perplesso perché immaginavo che dopo una serie di rinvii si arrivasse a un confronto più informale e una conclusione più consona. Voi siete la maggioranza e potete fare quel cavolo che vi pare, io personalmente mi rifiuto di esprimere un voto”.

SI FA IL NOME DI LUCIO DALLA. Sempre Cathy La Torre commenta l’intervento di Michele Facci, Pdl, che in seduta fa il nome di Lucio Dalla, a cui è più ovvio pensare di intitolare una via della città: “Il centro destra sostiene che sia un abominio intitolare una strada a Marcella di Folco nei giorni in cui si discute di intitolarne una a Lucio Dalla! Ma voi il nesso lo vedete? Perchè io no. Da quando in qua l'una cosa esclude l'altra?”

SERGIO LO GIUDICE. “Secondo quali criteri Bologna assegna i nomi delle strade? Non solo grandi scienziati e quelli che hanno fatto la storia. La Di Folco ha lasciato un’impronta su Bologna e probabilmente 50 anni fa nessuno avrebbe pensato di dedicarle una strada”.  

IL NO DELLA LEGA. “La lega nord dice no alla intitolazione di una via alla trans Marcella di Folco. Una strumentalizzazione politica della diversità' di SEL” questo il commento di Manes Bernardini durante il consiglio comunale.
 

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