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Giovedì, 28 Marzo 2024
Cronaca Piazza Maggiore

Merola:"Un'epoca è finita. Paura di perdere la Bologna che amiamo"

L'ultimo saluto al Cev in Sala d'Ercole, il sindaco Merola: "Non bisogna affretarsi a cercare ragioni e spiegazioni. Dobbiamo a Maurizio il rispetto del silenzio"

Da questa mattina alle 7 la camera ardente allestita per l'ultimo saluto a Maurizio Cevenini nella Sala Rossa di Palazzo d'Accursio è stata riaperta per accogliere i cittadini che hanno voluto rendere omaggio alla salma.  Già nella giornata di ieri sono state innumerevoli le persone che si sono presentate al Palazzo Comunale, in Piazza Maggiore, dalle 14 alle 23 con fiori e pensieri per un bolognese che avevano avuto modo di conoscere e apprezzare fra i banchi della politica, sugli spalti dello stadio e per le celebrazioni dei matrimoni civili. Il suicidio dell'amatissimo consigliere del PD avvenuto martedì presso la sede della Regione ha scosso tutti i cittadini e addolorato profondamente i colleghi della politica, oltre ai suoi tanto amati giocatori del Bologna, che gli hanno reso omaggio ieri e che lo ricorderanno anche durante l'incontro contro il Parma.

Maurizio Cevenini: le commemorazioni ufficiali con Merola

Fra i primi ad arrivare il segretario del Pd Pierluigi Bersani, che ha fatto picchetto insieme e Raffaele Donini e Stefano Bonaccini. Maurizio Cevenini "ha saputo essere vicino alla gente, ha interpretato il suo ruolo di politico come in realtà i politici devono fare: conoscere la gente e capirne i bisogni". Il ministro del turismo e dello sport Piero Gnudi ha ricordato così Maurizio Cevenini, rendendo omaggio al feretro nella camera ardente a Palazzo d'Accursio. "E' stato - ha detto Gnudi - una delle persone che in questi anni hanno segnato la vita di Bologna, con la sua grande passione per tutte le espressioni della bolognesità".

Alla  chiusura  della  camera  ardente, alle 9, il feretro è stato trasferito in Sala d'Ercole, dove è cominciata la commemorazione ufficiale tenuta dal Sindaco di Bologna, Virginio Merola: "Maurizio Cevenini per tanti di noi è stato un esempio per affrontare le fatiche e l'esistenza con intelligenza. Il Cev era sempre un uomo di Sinistra. Non mi è stato facile...c'è bisogno di tempo...Non bisogna affretarsi a cercare ragioni e spiegazioni. Dobbiamo a Maurizio il rispetto del silenzio"."Oggi sentiamo che un'epoca è finita - ha continuato Merola -Abbiamo sofferto per voi e soffriamo. Abbiamo paura di perdere quella Bologna che vogliamo e che amiamo. Il Cev richiama ad un impegno".

IL DISCORSO DI MEROLA. "Il Cev amava questa città speciale, dobbiamo essere capaci di essere uniti e solidali. Il Cev non rinunciava a fare politica senza pensarla come un modo di amare Bologna: interroghiamoci su come non disperdere la sua eredità. Per te è stato un grande dolore rinunciare a candidarti sindaco. Oggi ti diciamo che ciò che volevi essere per noi lo sei stato e lo sei". Queste parole sono state seguite da un lungo applauso.

Il 'Cev' torna in sala Rossa: l'abbraccio della città

IL SALUTO DELLA FIGLIA. Le parole della figlia di Maurizio: “Vorrei che mio padre vedesse quante persone hanno dimostrato il loro affetto in questi giorni. Mio padre ha dedicato la vita alla politica e a Bologna. Vorrei che Bologna lo ricordasse come è sempre stato, generoso e amico di tutti. Mi ha insegnato la lealtà, la pazienza e la costanza, mi ha sempre detto 'puoi fare qualsiasi errore, ma non mi dire mai bugie'". Alla fine del suo intervento ha poi citato una canzone di Francesco De Gregori: "Tu non credere se qualcuno ti dirà che non sono più lo stesso ormai, se mi cercherai sempre e per sempre dalla stessa parte mi troverai". E ha concluso con un riferimento alla sua mancata candidatura per problemi di salute: "io saluto il mio sindaco".

IL SEGRETARIO BERSANI: "SOLO A BOLOGNA POTEVA ESSERCI CEVENINI. "Questa è una città straordinaria che produce gente come Cevenini, perché Cevenini é il prodotto di questa città. E solo a Bologna poteva esserci Cevenini, che interpreta al meglio tutto questo". Sono le parole del segretario del Pd Pierluigi Bersani al termine della commemorazione civile del consigliere regionale e comunale che si è suicidato martedì notte lanciandosi dal palazzo della Regione Emilia-Romagna. "Gli volevano bene tutti perché lui voleva bene a tutti. Era un personaggio straordinario, capace di interpretare come nessuno la sua città", l'ha descritto Bersani, definendo il 'Cev' "una persona generosa, bella, nel cuore di tutti noi". Oggi, ha proseguito il leader Pd, "ho sentito dal sindaco e dalla famiglia parole che sono riuscite a ricondurre questo straordinario profilo sempre e comunque a un rito collettivo, a un patrimonio collettivo. E questo non è da tutte le città". Il suo modo di interpretare la politica, ha aggiunto ancora Bersani, "a me piaceva tantissimo: quante volte ho detto che voglio un partito popolare e in questo meglio di lui non c'era nessuno".

Il feretro è stato poi condotto al di fuori del Palazzo Comunale, scandito dai rintocchi delle campane dell'Arengo, verso la basilica di San Francesco per la  funzione religiosa.  Il Sindaco ha proclamato per la giornata di oggi il lutto cittadino,  e per l'intera giornata la bandiera comunale verrà esposta listata a lutto.

LUNEDI' IL CONSIGLIO COMUNALE RICORDA MAURIZIO CEVENINI.  Il  Consiglio comunale di Bologna aprirà i lavori di lunedì 14 maggio, alle 15 a Palazzo d'Accursio, in memoria di Maurizio Cevenini. La Presidenza del Consiglio comunale invita a partecipare alla seduta tutto coloro,  consiglieri  e non, che negli anni hanno fatto parte della squadra di calcio del  Consiglio  comunale.  La  loro  maglia  verrà  appesa alla balaustra presente in  sala di Consiglio per testimoniare l'affetto delle persone che  hanno partecipato  alla formazione della squadra di calcio e ricordare  il  grande  legame  costruito dentro  e fuori le istituzioni da Maurizio Cevenini. Sarà  infine  possibile  scrivere  un messaggio in memoria del Consigliere Cevenini in un quaderno rossoblù, messo a disposizione per chiunque vorrà lasciare il proprio ricordo di Maurizio.

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