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Giovedì, 28 Marzo 2024

Sciopero nidi e materne, presidio in Comune: "Spremuti come limoni" | VIDEO

Una delegazione ha incontrato l'assessore Ara. La Giunta apre un tavolo sulla contrattazione futura dei servizi 0-6

Sciopero e presidio davanti alla sede del Comune per dire no alla riorganizzazione dei servizi 0-6 anni. In piazza le bandiere di Sgb, Cisl-Fp Bologna e Cobas ribadiscono la contrarietà alle sostituzioni del personale di nidi e materne con il cosiddetto 'orario multiperiodale'.

Allo sciopero (Sgb ha iniziato con un presidio in Ca' Selvatica) ha aderito circa il 75% degli educatori e delle educatrici. Si contesta il progetto di organizzazione dei nidi che prevede appunto l'orario multiperiodale. "Un progetto talmente brutto che nemmeno le precarie che cercano un posto di lavoro lo accettano – attacca Massimo Betti di Sgb – prevedeva 100 passaggi da part-time a full-time e solo la metà ha accettato. In una settimana un giorno lavori sette ore, un giorno lavori tre ore, poi quando arrivi a giugno lavori solo tre ore, poi vieni licenziato. Poi aspetti luglio e agosto di capire cosa fa la giunta e poi a settembre forse sei riassunto".

"Da metà novembre abbiamo lavorato in stato di emergenza. Vuol dire essere state spostate e sostituite in tutte le scuole, rompendo le bolle", spiega Elisa Dominichini della Cisl della scuola d'infanzia comunale Arco Guidi Costa. "Ci dicono che abbiamo tutti i dispositivi di protezione necessari, ma nel momento in cui i contagi salgono a questi livelli è chiarissimo che anche noi possiamo prendere il virus e trasmetterlo anche se asintomatiche", il tutto in un rapporto numerico "insostenibile di uno a 25-28 bambini". Vengono poi contestate le tempistiche di convocazione dei tavoli per i protocolli sulla riapertura in pandemia. "Noi eravamo pronti già da giugno, siamo stati chiamati a gennaio 2022, quando ormai le sostituzioni non bastavano più", attacca Kevin Ponzuoli della Cisl-Fp.

L'incontro con l'assessore alla Scuola 

Una delegazione dei manifestanti è stata ricevuta dall’assessore alla scuola Ara. "Durante l’incontro – comunica Sgb – l'assessore ha riconosciuto l’esistenza di problemi nelle relazioni con i sindacati e quindi con le lavoratrici e i lavoratori da parte dell’apparato tecnico e ha dichiarato di avere aperto una riflessione nel merito. Ha dichiarato che il tavolo tecnico (che qualche sindacato ha deciso di forzare fino al giorno prima dello sciopero proprio per sminuirne la portata, visto che non ha portato risultati) verrà chiuso, mentre il progetto come proposto dall’amministrazione andrà avanti. Su questo il nostro giudizio rimane totalmente negativo e crediamo che questo progetto sia fallito ancora  prima di partire". 

"L’assessore si è impegnato invece ad aprire un tavolo politico che affronterà due temi fondamentali posti durante il confronto, le corrette relazioni sindacali e una riorganizzazione  che abbia l’obiettivo di garantire migliori condizioni di lavoro. Ha dichiarato inoltre la disponibilità a partire dal tavolo di cui sopra, a recepire due nostre richieste fondamentali: l’avvio di un percorso di stabilizzazione dei precari e la riduzione dei rapporti numerici adulto/bambini spingendosi ad affermare che nei prossimi giorni su quest’ultimo punto vi sarà un delibera di giunta". 

"Da parte nostra attendiamo i risultati di questa 'riflessione' e la convocazione del tavolo politico ma non disarmiamo affatto. Ciò che conterà saranno i risultati concreti che purtroppo oggi ancora non si vedono".

"L’amministrazione ci comunica che il tavolo tecnico non ha portato risultati pertanto verrà chiuso, il progetto così come proposto passa ma l’impegno dell’amministrazione sarà quello di aprire un tavolo politico sulla contrattazione futura dei servizi 0-6, che non può andare avanti così, e chiaro è l’impegno a valorizzare il personale coinvolto con l’obiettivo dì stabilizzare e progressivamente il personale precario e investire nuove risorse sui servizi", conclude Ponzuoli.

Orario nidi, si torna al full-time

L’assessore ha ribadito che, in linea con il calo dei contagi in città, già da qualche giorno il dato delle assenze del personale dei nidi e delle scuole d'infanzia comunali si è significativamente ridotto, con un tasso del 13% circa nelle scuole d'infanzia e dell'11% circa nei nidi d'infanzia, rispetto al 30% delle settimane scorse. Come previsto, con questi dati, e con la nuova organizzazione delle supplenze giornaliere, da domani sarà possibile ripristinare l'orario prolungato nei nidi d'infanzia fino alle 17.45.

"Grazie al potenziamento di organico, con la trasformazione di 50 contratti di educatori e 10 contratti di collaboratori di nido da part time a tempo pieno, a cui si aggiungono le 24 unità jolly dedicate fino al 30 giugno alle sostituzioni giornaliere, si potrà contare su una maggiore disponibilità di personale per garantire la continuità educativa non solo nei nidi ma anche nelle scuole d'infanzia. Il nuovo progetto e la nuova tipologia di orario del personale, operativi da lunedì 21 febbraio, saranno oggetto di un attento monitoraggio".

"Alle organizzazioni sindacali – prosegue Ara – è stata ribadita la disponibilità a proseguire il confronto anche nelle prossime settimane, sia per quanto riguarda l'andamento del progetto, sia sulla prospettiva futura in vista del prossimo anno scolastico. Lo sciopero ha visto un'adesione del 39% nel nido (42% educatori e 34% collaboratori) e del 27% nella scuola d'infanzia (stessa percentuale per insegnanti e collaboratori)".

"Ho incontrato una delegazione delle sigle che hanno indetto lo sciopero – dichiara l’assessore Daniele Ara – per ribadire che la nuova proposta sulle sostituzioni porterà dei risultati importanti. La nostra volontà è di continuare la discussione con le parti sociali e con le famiglie sulla gestione dei servizi comunali 0-6 per arrivare a rendere il servizio sempre più efficace nel rispetto delle norme e delle possibilità dell'Amministrazione comunale. Domani torneremo all'orario standard di servizio. Un ringraziamento a tutte le lavoratrici e i lavoratori, per l'impegno in questi anni difficili, e a tutte le famiglie".

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