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Sì della Giunta al Passante. Lepore: "Più verde e sicurezza, meno auto ed emissioni" | VIDEO

Approvata la delibera che ora passerà al vaglio del Consiglio comunale

La Giunta del Comune di Bologna ha approvato la delibera sulla collocazione urbanistica del Passante, che ora passerà al vaglio del Consiglio comunale. "Chiudiamo una storia di 20 anni e forse più di stop and go", dichiara in conferenza stampa il sindaco Matteo Lepore, grazie a "scelte che hanno dimostrato che è possibile migliorare i progetti che hanno un impatto importante su Bologna".

Passante di nuova generazione, la Giunta approva la delibera

Si tratta di scelte che consentiranno di "ridurre le emissioni del Passante esistente, perché ricordo che il Passante esiste già, è lì da tanti anni e causa il 40% delle emissioni nocive su Bologna", continua Lepore, sottolineando che "il primo motivo per cui abbiamo deciso di migliorare l'opera e portarla ad approvazione è senza dubbio legato all'ambiente e alla salute".
In più, le modifiche apportate alle versioni precedenti rendono l'infrastruttura anche "più sicura", aggiunge il sindaco.

Nella riunione di venerdì, sulla delibera del Passante la Giunta si è mostrata compatta e "credo che troveremo anche in Consiglio comunale un consenso altrettanto forte", confida Lepore. L'atto andrà ora in commissione (la data va calendarizzata) e poi sarà discusso in aula "nel primo Consiglio utile", afferma il sindaco.

Coalizione Civica: "Un impegno per le generazioni future"

"Nelle scorse settimane abbiamo letto tutto e il suo contrario rispetto al progetto del Passante di Nuova Generazione, quindi ci teniamo a fare chiarezza sui dettagli del progetto complessivo destinato a riscrivere l’ossatura della città, nelle sue infrastrutture verdi, nel disegno urbanistico e nelle soluzioni di mobilità", si legge in una nota del gruppo consiliare. 

"Per decenni l’investimento nei trasporti su gomma è stato l’unico centro di ogni soluzione di mobilità, alimentando la congestione e peggiorando la qualità dell’aria. Oggi la tangenziale, perennemente congestionata, è già responsabile del 40% delle emissioni da traffico cittadino. Contribuendo a rendere la situazione della mobilità e della qualità dell’aria a Bologna insostenibile".  

"Stiamo inaugurando una nuova fase politica, in cui la visione della mobilità e delle sue infrastrutture è - nei fatti - radicalmente diversa. Lo scorso maggio Coalizione Civica avrebbe potuto, dall’opposizione, comodamente votare contro l’opera sulla quale Autostrade avrebbe investito in termini economici il meno possibile. Avremmo lasciato al contempo consumare mediaticamente i deliri di chi propone il Passante Nord o il Passante Sud, perforando la collina bolognese, interferendo con le falde acquifere ed interi ecosistemi, consumando km quadrati di suolo vergine e producendo un nuovo disastro ambientale. Seppure sarebbe stato più conveniente dal punto di vista elettorale, nei fatti non avremmo avuto alcuna possibilità di poter intervenire sulle compensazioni verdi e urbanistiche, tanto meno sull'accelerazione nella promozione di un sistema di mobilità alternativo".  

"Abbiamo deciso invece di prenderci un impegno nei confronti delle generazioni future, mettendoci la faccia ed immergendoci nelle contraddizioni che un progetto come questo porta con sé, nel quadro di scelte nazionali che continuano a privilegiare il trasporto su gomma. Abbiamo chiesto e ottenuto il rinvio della conferenza dei servizi a dopo le elezioni, così da poter trattare modifiche sostanziali all’opera già decisa dal Ministero delle Infrastrutture e dalla Regione Emilia-Romagna". 

"Questo impegno si è tradotto in una condizione fondamentale dell’accordo che ci ha portato a sostenere la maggioranza guidata dal Sindaco Lepore: i cittadini e le cittadine hanno conferito a Coalizione Civica un mandato preciso, riponendo in noi la fiducia sul fatto che avremmo raggiunto i risultati attesi nella negoziazione sul Passante". 

"L’accordo della coalizione di centrosinistra ha garantito un progetto che permette finalmente quello che non si è mai riusciti a fare prima: le fasce boscate di 36.000 alberi e 60.000 arbusti (piantati già dalle prime fasi del cantiere, quindi già in grado di assorbire CO2 ed inquinanti quando l’opera sarà inaugurata), almeno 50 mila m2 di vernici fotocatalitiche, la desigillazione e la forestazione di un’area di due ettari al Parco Nord, le fondazioni per le coperture che interesseranno il 25% del tracciato con tunnel ed elettrofiltri, così che i quartieri più interessati dal Passante non siano esposti come lo sono oggi".  

"Siamo inoltre convinti che la delibera passata in Giunta rafforzi le garanzie dovute, come ad esempio quella di vincolare l'avvio della Fase 1 all'accordo sulla Fase 2, con la possibilità di finanziarla tramite i proventi della concessione. La predisposizione dei tre tunnel avverrà infatti in fase 1, assieme all’elettrificazione e alla ricarica dinamica sperimentale di 1 km che potrà essere implementata su tutto il tracciato". 

"Inoltre, il parco fotovoltaico di 50 MW, che potrà essere installato sui tetti a spese di Autostrade, potrà tagliare con decisione le emissioni da caldaie che ad oggi costituiscono una fetta importante delle emissioni totali, mentre le coperture con sistemi filtranti, le fasce boscate e le vernici fotocatalitiche abbatteranno gli Nox di un ulteriore 20% e il particolato del 30-40%, portando le emissioni da 62 tonnellate a circa 20". 

"Per vigilare su tutti i passaggi del progetto e l’impatto ambientale generato dai cantieri, oltre all’installazione delle centraline per le rilevazioni delle emissioni un anno prima dell’avvio dei lavori, abbiamo chiesto e ottenuto istituzione dell’Osservatorio Ambientale, finanziato con 300.000 euro l’anno, la cui composizione di base prevista dal decreto ministeriale sarà oggetto di una proposta di integrazione formulata dal Sindaco stesso in sede di Conferenza dei Servizi. L’Osservatorio avrà il potere di sospendere i cantieri nel caso in cui le emissioni siano superiori ai livelli concordati e verificare che i cantieri procedano secondo gli accordi". 

"In sede di Consiglio Comunale agganceremo la delibera, che sarà discussa in commissione, a diversi impegni vincolanti come quello sul completamento del Servizio Ferroviario Metropolitano, che la città attende da troppo tempo e che, integrato con il resto della rete di mobilità pubblica, offrirà alternative valide alla mobilità privata, per garantire trasporti efficienti verso i grandi poli attrattori di traffico (stadio, fiera, aeroporto, ecc...)".  

"Quello che stiamo portando avanti infatti non è solo un’importantissima mitigazione o una politica di riduzione del danno di decisioni prese negli scorsi anni e che, come noto, non ci hanno mai visto d’accordo. Quello che proponiamo è il primo passo concreto verso un cambio di paradigma e un’inversione di tendenza: vogliamo che tutti abbiano la possibilità di venire nel centro di Bologna in treno o con il tram; vogliamo che ogni volta che interveniamo su una infrastruttura si faccia nella logica della riduzione del traffico pesante, e si costruisca affianco una infrastruttura verde e una di energia rinnovabile. Ma soprattutto, non vogliamo più vedere code di km in tangenziale o in autostrada alle porte della nostra città, tra le case dei cittadini e le cittadine, tanto meno i frequenti e terribili incidenti". 

"Nei prossimi anni saranno tanti i cantieri che ridisegneranno il volto e la mobilità di una città che non avrà più l’automobile come mezzo privilegiato: noi stiamo per consegnare un Passante di Nuova Generazione per le nuove generazioni che vivono o attraversano la città utilizzando più sistemi integrati. Questo è ciò che ci è stato richiesto e questo è ciò faremo". 

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