rotate-mobile
Cronaca

Tratta migranti, maxi operazione: 17 in arresto in Italia. Bologna snodo principale per i clandestini in fuga verso il Nord

Spiccate 13 ordinanze di custodia cautelare e 4 fermi nei confronti di altrettanti afgani, per Associazione a delinquere finalizzata al favoreggiamento dell'immigrazione clandestina. Bologna era snodo privilegiato

Bologna meta prediletta dei migranti clandestini in fuga verso il nord Europa. E' quanto emerge dalla maxi operazione "Ropax", condotta dalle squadre Mobili di Bologna e Ravenna, che la scorsa notte hanno eseguito 13 ordinanze di custodia cautelare in carcere e quattro fermi nei confronti di altrettanti afgani per associazione a delinquere aggravata dalla transnazionalità del reato e finalizzata al favoreggiamento dell'immigrazione clandestina.

Smantellata così una vasta organizzazione internazionale dedita al traffico di clandestini. I provvedimenti sono stati eseguiti a Bologna, Ascoli Piceno, Milano, Roma e Teramo. Il personale delle squadre Mobili di Bologna e Ravenna, in collaborazione con i colleghi di Lecce, ha inoltre eseguito 18 ordinanze di custodia cautelare emesse nell'ambito di un procedimento penale connesso a carico di altri stranieri, dediti in Italia e all'estero allo 'smuggling', il trasporto clandestino di persone.

La complessa attività investigativa, durata più di un anno, ha permesso di scoprire come i migranti - attraverso referenti in Turchia, Libia ed Egitto - raggiungevano le coste italiane con imbarcazioni di medie dimensioni con cui sbarcavano in Puglia, Sicilia e Calabria, oppure con una tappa forzata in Grecia, dove venivano imbarcati su traghetti di linea diretti in Italia (ai porti di Ravenna, Ancona o Bari, anche all'interno di trailer).

Una volta sbarcati, trovavano una capillare rete di connazionali che si adoperava per ospitarli in abitazioni e consentire l'organizzazione del viaggio in piccoli gruppi. Il trasporto attraverso l'Italia fino al confine tedesco o francese avveniva con auto e pullmini noleggiati, oppure tramite Tir e treni. Per questo, sottolinea la polizia, Bologna diventava lo snodo principale per chi era diretto verso il Nord Europa.

IL GIRO BOLOGNESE. Sono 11 gli arresti eseguiti all' alba nel capoluogo emiliano e riguardano dieci afgani e un iraniano, ritenuto il leader della 'cellula' bolognese. Secondo la polizia, il gruppo di Bologna avrebbe dato un fondamentale appoggio logistico ai clandestini, in gran parte afgani, pakistani e indiani, che in città si trattenevano solo pochi giorni: li ospitavano, procuravano documenti falsi e organizzavano per loro il viaggio successivo, spesso in treno, verso la destinazione finale (Francia, Germania, Olanda o Scandinavia). Per questo 'servizio' si sarebbero fatti pagare 500 euro da ogni straniero.

AVVIO DELLA MAXI OPERAZIONE. L'indagine è partita dalla scoperta, nel maggio 2010, di 65 clandestini afgani, tra i quali quattro bambini, sulla motonave 'Ropax 1' (che ha dato il nome all'operazione), proveniente da Corinto e intercettata a Porto Corsini, nel Ravennate. A bordo del traghetto, insieme a turisti e camion merci c'erano i clandestini, stipati in un box attrezzato con un bagno chimico e ricavato all'interno di un tir che trasportava arance.

La squadra Mobile di Ravenna aveva poi ricostruito che, nei primi mesi del 2010, c'erano stati molti altri viaggi simili: lo stesso rimorchio era stato caricato sulla 'Ropax' almeno altre cinque volte, con carichi di merce molto inferiori alla sua effettiva capacità, segno che la differenza di peso era appannaggio delle persone da trasportare clandestinamente.


 

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Tratta migranti, maxi operazione: 17 in arresto in Italia. Bologna snodo principale per i clandestini in fuga verso il Nord

BolognaToday è in caricamento