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Cronaca

Curia a Vasco: “Faccia un concerto contro le droghe”

Dopo le polemiche esplose sul web Caffarra e uno psichiatra bolognese provocano il Blasco sottolineando la pericolosità delle sue affermazioni per i più giovani, per cui è un modello

La provocazione: e se Vasco cantasse contro tutte le droghe?'. Così titola 'Bologna sette', supplemento domenicale del quotidiano cattolico Avvenire curato dall'Arcidiocesi guidata dal cardinale Carlo Caffarra, alla luce del dibattito sul tema della legalizzazione delle droghe che negli ultimi giorni ha nuovamente coinvolto il rocker emiliano.

L'IDEA DELLA CURIA DI BOLOGNA. A lanciare questa idea dalle colonne di 'Bologna sette' è uno psichiatra dell'Ausl bolognese, Carmine Petio: "Ritengo gravi le esternazioni di Vasco Rossi, sono certo che anche a lui stanno a cuore i giovani e il loro futuro, e per questo vorrei rilanciargli una proposta: fare un concerto contro ogni genere di droga, e scrivere una canzone dedicata a questo. Sarebbe un colpo grandissimo all'abuso di sostanze".

BATTIBECCHI CONTINUI SU FACEBOOK. "Come medico e genitore - aggiunge - dico che certe affermazioni fanno male. E' il punto di partenza che è sbagliato. Non abbassiamoci alla cultura della morte: promuoviamo la vita". Il rocker di Zocca negli ultimi giorni ha battibeccato sull'argomento, via Facebook, con la comunità di San Patrignano, con il capo del Dipartimento antidroga del Governo, Giovanni Serpelloni, ma anche con diversi suoi fans che in controtendenza con i tanti 'Mi piace' lo hanno criticato per le sue posizioni. Provocando un post 'piccato' e perentorio del Blasco: "Mi occupo di quello che mi viene in mente di fare e non accetto lezioni di vita morale o etica da nessuno. Prima per cortesia sciacquatevi la bocca quando parlate con me giovani brufolosi arroganti e ignoranti ragazzini".
 

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