Il direttore d'orchestra Kerpatenko assassinato dai soldati russi: "Guerra contro l'umanità"
Così il pianista ucraino Antonii Baryshevskyi, in questi giorni in tour a Bologna
Sconvolge il mondo della cultura e non solo la morte del direttore d'orchestra Yuriy Kerpatenko, assassinato nei giorni scorsi dai soldati russi. Un terribile destino sul quale si è espresso il pianista ucraino Antonii Baryshevskyi, in questi giorni in tour a Bologna, presso l'Auditorium Manzoni.
"Non lo conoscevo personalmente, ma una volta ho suonato nella Kherson Philharmonie. Questa notizia mi ha completamente sconvolto" - ha detto il musicista, come riferisce l'Ansa - "Penso che questo caso mostri ancora una volta la forza e i principi del nostro popolo e la terribile crudeltà degli occupanti russi":
Per Baryshevskyi "questo non è un conflitto locale, ma una guerra contro tutto il mondo civile, una guerra contro l'umanità". Dal suo repertorio il 35enne di Kiev ha eliminato gli "amati" compositori russi - ammettendo che la scelta lo addolora "fisicamente" - e approva che artisti vicini a Putin, come Gergiev o Spivakov, siano stati cancellati dai cartelloni di molti teatri occidentali, provando invece stima per quelli che si sono schierati senza riserve contro la guerra russa all'Ucraina.