Sanità, aborti in calo: in Emilia-Romagna meno obiettori di coscienza
Prevale l’intervento chirurgico, aumenta il ricorso alla pillola abortiva RU486
L’obiezione di coscienza
Nelle strutture sanitarie dell’Emilia-Romagna che praticano Interruzioni volontarie di gravidanza, l’incidenza dell’obiezione di coscienza tra il personale dipendente riguarda la metà dei medici ostetrici-ginecologi (50,5%) e meno di un terzo dei medici anestesisti (27,1%). I corrispondenti dati medi nazionali (2016) risultano decisamente più elevati (rispettivamente pari al 70,9% e al 48,8%).
Educazione alla sessualità
Proseguono gli interventi di educazione alla sessualità nelle scuole da parte degli Spazi Giovani consultoriali: tutti i progetti sono stati inseriti nel Piano regionale della Prevenzione 2015-2018, in modo da garantire un miglior governo della tematica e monitoraggio locale. Nell’anno scolastico 2016/2017 i progetti offerti hanno coinvolto 43.812 adolescenti, pari al 18,9% della popolazione target (residenti 14-19 anni).
Contraccezione gratuita in regione per determinate fasce d’età
Dal 1° gennaio 2018, tutte le donne e gli uomini di età inferiore ai 26 anni possono ricevere gratuitamente il metodo contraccettivo (compresa la contraccezione di emergenza) e una consulenza da parte del medico o dell’ostetrica rivolgendosi ai consultori familiari delle Aziende Usl o agli Spazi giovani. La contraccezione gratuita è riconosciuta anche a tutte le donne con età compresa tra 26 e 45 anni che abbiano una esenzione per disoccupazione o per lavoratrici colpite dalla crisi, nei 12 mesi successivi a un parto o nei 24 mesi successivi a una interruzione volontaria di gravidanza. Una misura, questa, introdotta da un’apposita delibera della Giunta regionale, per rafforzare gli obiettivi della preservazione della fertilità femminile e maschile e del benessere sessuale, relazionale e riproduttivo di adolescenti e giovani adulti.