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Più corse (anche notturne) e meno cambi obbligati: ecco il nuovo Sistema ferroviario metropolitano

Regione, Città Metropolitana e Comune firmano il nuovo protocollo triennale per migliorare il trasporto su ferro. Investimento totale da oltre 30 milioni di euro

Si amplia l’offerta del Servizio ferroviario metropolitano: Comune di Bologna, Città Metropolitana e Regione Emilia-Romagna hanno infatti firmato un protocollo di intesa che migliora il servizio su rotaie di tutto il territorio bolognese. Un accordo di tre anni, prorogabile, per un investimento totale di oltre 30 milioni di euro: 12 solamente per il miglioramento dei servizi a cui si aggiungono 19,5 milioni di euro per l’acquisto di tre nuovi treni (uno per la linea Porretta-Pianoro, gli altri due per la direttrice Modena-Bologna).

Nel primo pomeriggio di giovedì 27 aprile, il sindaco di Bologna e della Città Metropolitana Matteo Lepore e il presidente della Regione Emilia-Romagna Stefano Bonaccini hanno firmato l’intesa triennale. Con loro, la delegata al progetto Sfm della Città Metropolitana Simona Larghetti e l’assessore regionale alla Mobilità Andrea Corsini.

Il progetto

L’accordo prevede, a partire da giugno 2024, di intensificare le corse negli orari diurni delle tratte Casalecchio-Bologna-Pianoro con una frequenza di un treno ogni 15 minuti e, soprattutto, senza la necessità di cambiare treno allo snodo della Stazione Centrale di Bologna.

Da dicembre 2024, invece, sarà potenziata la linea Modena-Bologna con due corse all’ora, con una fermata ogni ora alle stazioni di Samoggia e Anzola e tre a Castelfranco. Arrivano poi, già da questo giugno, servizi sostituitivi notturni in bus nei weekend, che da dicembre 2024 diventeranno ferroviari, rispettivamente sulla Bologna-Porretta, sulla Bologna-San Benedetto, sulla Bologna-Vignola e sulla Bologna-Poggio Rusco. Una novità assoluta per queste linee, che oggi si interrompono la loro corsa attorno alle ore 21 e che invece, con il nuovo accordo, si protrarranno anche dopo l’una di notte.

Il nuovo SFM - Immagine Regione Emilia-Romagna

Per Lepore questa decisione rappresenta una vera svolta, già annunciata “nel programma di mandato. Sarà una vera e propria metropolitana di superficie” a cui si aggiunge la Linea Rossa del Tram, i cui cantieri sono ufficialmente partiti. “Vorremmo che tutto il trasporto fosse trasferito sull’elettrico, sul ferro e sull’idrogeno – dice Lepore – anche perché entro il 2030 dovremo azzerare le emissioni del trasporto pubblico”. La sfida, per il primo cittadino, è quella di fornire un trasporto “funzionante e che dia certezze. Solamente così convinceremo le persone ad abbandonare l’auto”. Gli fa eco la delegata metropolitana Larghetti: “Era dal 2013 che non venivano aggiunte nuove corse per i treni. Dieci anni fa le abbiamo aumentate del 30% e in cambio c’è stato un +100% di passeggeri. Questo significa che se i treni ci sono, la gente ci sale sopra”.

Soddisfazione anche da parte della Regione: “Lo sforzo economico che abbiamo messo in campo – dice il governatore Bonaccini – conferma che siamo una delle Regioni meno indebitate d’Italia. Sono orgoglio di questa firma: stiamo diventando una regione sempre più europea”. Non manca poi una stoccata al ministro Salvini: “Prima di pensare al Ponte sullo Stretto, sarebbe bene che il Governo lavorasse per migliorare le connessioni sul territorio”.

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