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Cronaca

Logistica, accordo tra Comune e Regione: “Basta speculazioni, attiriamo lavoro di qualità”

L’accordo territoriale punta a bloccare nuovi insediamenti immobiliari speculativi e a premiare il lavoro di qualità, la coesione sociale e l’ambiente

Comune di Bologna e Regione Emilia-Romagna hanno ufficializzato un accordo territoriale che mira a disincentivare la logistica di bassa qualità. Di contro, l’accordo – valido per il territorio metropolitano di Bologna – punta a premiare gli investitori che proporranno piani attenti all’ambiente, al lavoro di qualità e alla coesione sociale. Nella conferenza stampa congiunta tra Comune e Regione, il sindaco di Bologna Matteo Lepore ha spiegato che il nuovo protocollo nasce da «un’esigenza dei territori e degli amministratori locali, che hanno posto fin dall’inizio un’istanza che ha portato, insieme alla Regione, l’idea di fare di Bologna la capofila dell’orientamento che assumiamo oggi». Non più cemento senza un piano convincente, quindi: «un conto è il servizio immobiliare che fa un investimento – continua Lepore – ma non spiega quali saranno le aziende che entrano in magazzino. Un conto è l’azienda che arriva e che presenta il progetto con un modello di sviluppo chiaro. Il primo è un piano virtuale: non è garanzia né di qualità né di posti di lavoro. Oggi questo non possiamo permetterlo, soprattutto alla luce dell’accordo sulla logistica etica. Noi vogliamo gli investimenti, ma serve sapere che tipo di investimento sia. Non fermiamo gli insediamenti, ma da oggi ci saranno dei paletti sul consumo di suolo e sulla coesione sociale. Non rinunciamo ai posti di lavoro, quindi, ma prendiamo i posti di lavoro migliori perché siamo convinti della qualità dell’industria che può inserirsi nel nostro territorio. Altrimenti, ci ritroveremmo presto a vedere penalizzato il territorio di Bologna perché non ha più spazio. In questo modo evitiamo le speculazioni edilizie e riconduciamo le istituzioni nella posizione di poter scegliere e programmare gli investimenti».
Le opere programmate prima dello scorso 13 luglio, data della firma dell’accordo, saranno naturalmente completati, ma fin da subito il territorio metropolitano vedrà una riduzione di circa 60 ettari di previsione di espansione della logistica.

«Questa non è una regione che scambia lavoro con parti di territorio – ha detto in conferenza stampa Davide Baruffi, sottosegretario alla Presidenza della Giunta regionale dell'Emilia-Romagna –. Possiamo puntare alla qualità, noi come la città di Bologna. Abbiamo le caratteristiche per giocare in Serie A, non capisco perché dovremmo giocare la Serie B. Il fatto che si faccia a Bologna credo sia un apripista per ulteriori operazioni da poter fare su tutto il territorio regionale. Affinché non sia solamente uno slogan, è necessario che lavoro e clima camminino insieme. Se non lo si fa in Emilia-Romagna non si capisce dove altro può esser fatto. Per questo, selezioniamo la qualità anche nella logistica. Il presupposto è che si possa guardare negli occhi un imprenditore per capire quale sia il valore aggiunto che determina per il territorio e per le persone. Se questo aspetto non c’è, significa che siamo dentro ad un’avventura che non sempre è a lieto fine».

Logistica, il futuro dell’Interporto

Uno degli obiettivi dell’accordo è quello di rafforzare la presenza dell’Interporto nel settore della logistica. Per questo, sono previsti alcuni accorgimenti per rendere il polo ancora più efficiente e raggiungibile. Se le aree di espansione dell’Interporto non sono state ancora definite, è certo che nelle prossime settimane l’amministrazione incontrerà la Tper per agevolare e potenziare i trasporti da e verso l’Interporto, soprattutto nelle ore notturne, dopo aver inaugurato lo scorso aprile la pista ciclabile che dalla stazione di Funo arriva fin dentro all’Interporto. Verrà poi aperto un nuovo accesso a nord del polo e verrà potenziato quello a sud. Infine, verranno allungati i binari interni all’Interporto fino a raggiungere la lunghezza di 750 metri: in questo modo si potranno accogliere tutti i tipi di convogli merci.

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