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Giovedì, 28 Marzo 2024
Cronaca

Effetto Covid nelle case popolari: "900mila euro di affitti non pagati"

A lanciare l'allarme è il presidente Alessandro Alberani

Affitti mancanti per quasi un milione di euro nelle case popolari di Bologna e dintorni. E' l'effetto lockdown, non ancora della 'vera' crisi economica attesa per i prossimi mesi, che si abbatte sui conti di Acer nell'anno in corso.

L'azienda che gestisce il patrimonio abitativo pubblico nella Città metropolitana di Bologna ha chiuso all'attivo il 2019, ma sul nuovo anno deve scontare anch'essa l'emergenza coronavirus. A partire dagli affitti.

Come ha spiegato oggi il presidente Alessandro Alberani, che ha portato il rendiconto in Consiglio metropolitano, ci sono 900mila euro di ammanco per quanto riguarda gli affitti sull'anno in corso.

"La nostra è un'azienda che sta bene, come ha riconosciuto anche il sindaco Virginio Merola, nonostante il Covid abbia colpito anche noi". Ma la morosità sui canoni di affitto, sui quali era stata fatta una campagna di recupero nei mesi precedenti, con diversi milioni 'ripresi', è riaumentata del 20% nei primi mesi dell'anno, "con un picco tra marzo aprile e maggio".

Ora "speriamo che questo dato rientri", dice il presidente, che ipotizza da un lato la oggettiva difficoltà pratica a pagare per alcuni utenti durante il lockdown, dall'altro già una sofferenza economica di alcuni inquilini. E ora che farà l'Acer? "Abbiamo scelto, a differenza di altri- spiega Alberani- di non di fare demagogia dicendo che non paga nessuno. Noi entriamo nel merito delle situazioni, persona per persona e famiglia per famiglia. Un cassintegrato ad esempio no, ma chi ha una pensione l'affitto deve versarlo".

Ma Alberani l'ha messo chiaramente per iscritto nella relazione presentata a Palazzo Malvezzi, davanti a sindaci e consiglieri metropolitani: Acer "rischia di rimanere scoperta finanziariamente a causa dei mancati incassi".

Per quanto riguarda il 2019, invece, Acer Bologna ha chiuso l'esercizio con un utile di 132mila euro. "Salutiamo positivamente questo utile- dice Alberani presentando i conti alla stampa- considerando che eravamo partiti tre anni e mezzo fa con 888mila euro di debito".

Nel frattempo, ricorda Alberani, "abbiamo aumentato le assegnazioni e i ripristini". Ma sarebbe inutile negare che dal 2020 comincia una storia diversa. "Il post Covid porterà più persone a chiedere case popolari. Dalla Regione sono stati assegnali per la casa 10 milioni di euro, di cui tre per Bologna, ma finora il Governo non ha dato risposte adeguate", sottolinea ancora il numero uno di Acer. (Bil/ Dire)

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