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Cronaca

Controlli case popolari, aggressione in via Salgari: Acer si costituirà parte civile

Un uomo è andato in escandescenza, riuscendo anche a rinchiuderli in uno scantinato: 'Non viene sottovalutato il comportamento dei residenti nel palazzo, scesi in strada per dare man forte all’uomo ostacolando il lavoro delle forze dell’ordine'

"L’Azienda che gestisce le case popolari di Bologna esprime solidarietà alle quattro agenti di polizia e alla propria dipendente prima rinchiuse nei locali delle cantine e, una volta liberatesi, malmenate da un abitante del palazzo che voleva impedire loro un controllo. Nelle cantine è poi stata rinvenuta una piccola quantità di stupefacente".

Lo rende noto Acer in una nota, a seguito dell'episodio del 9 maggio, in via Salgari, quando gli addetti stavano eseguendo alcuni controlli in alcune cantine con l'ausilio della Polizia locale. Qui però, avrebbero incontrato un uomo che appena li ha visti è andato in escandescenza, riuscendo anche a rinchiuderli in uno scantinato. Infine è stato arrestato. 

L'azienda sottolinea di perseguire "un’attività di controllo capillare nei propri immobili non solo per sventare le occupazioni abusive, ma qualsiasi attività illecita o che costituisca pericolo per i residenti - sebbene alcune situazioni comportino margini di pericolo ma, come nel caso del 9 maggio "possono essere risolte grazie alla professionalità dei nostri operatori e delle forze dell’ordine con cui collaboriamo costantemente".

Acer si costituirà parte civile nel procedimento a carico dell’arrestato "e ha già avviato le procedure di decadenza per l’assegnataria dell’alloggio in cui viveva l’aggressore. Non viene altresì sottovalutato il comportamento di numerosi altri residenti nel palazzo, scesi in strada per dare man forte all’uomo che dava in escandescenze ostacolando così il lavoro delle forze dell’ordine".

Sventate 31 occupazioni 

“L’episodio dimostra che siamo sempre sul territorio – commenta il Presidente di Acer Bologna, Alessandro Alberani – Abbiamo formato agenti accertatori che, con gli strumenti della mediazione sociale, perseguono il rispetto della legalità. Casi come quello di ieri non sono frequenti in questa città, ma bisogna alzare le antenne quando la solidarietà di alcuni vicini va a chi sta commettendo reati e non alle forze dell’ordine, a cui va il nostro ringraziamento per il supporto e la collaborazione quotidiana. Voglio credere che questi residenti siano stati tratti in inganno dalle grida dell’uomo in stato di alterazione che si dava a manifestazioni di autolesionismo per sostenere di essere stato picchiato dalle agenti”.

VIDEO| Via Salgari, nei palazzi Acer del Pilastro 

“La nostra politica di prevenzione sta dando buoni risultati, basti pensare che in un paio d’anni ha  ridotto le occupazioni abusive in città da un centinaio a due. – prosegue Alberani – Il nostro impegno è su tre fronti: contrasto delle occupazioni, controllo delle persone estranee al nucleo assegnatario ospitate negli alloggi e verifica dei casi di subaffitto. Continuerà dunque il nostro monitoraggio, anche nella zona in cui è accaduto l’episodio, per verificare chi abita negli alloggi. Deve essere chiaro che chi tollera presenze non regolari non ha più diritto alla casa
popolare. Il nostro non è però un metodo repressivo, ma che si realizza attraverso l’ascolto degli utenti, la mediazione sociale, l’educazione alla legalità”.

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