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Cronaca Navile / Via Mario de Maria

Via De Maria occupata, il sindaco 'ordina' il riallaccio dell'acqua: 'Crolla un pezzo di articolo 5'

Con un'ordinanza il Comune ha imposto il riallaccio immediato dell'acqua all'occupazione abitativa di via Mario de Maria: 'Risultato delle mobilitazioni, conquista collettiva'

"Crolla un pezzo di articolo 5 a Bologna! Con un’ordinanza viene riallacciata l’acqua ai palazzi occupati di via Mario de Maria!" Così Social Log sul profilo Facebook che annuncia il provvedimento del comune di Bologna che ha imposto il riallaccio immediato dell’acqua all’occupazione abitativa di via Mario de Maria.
In base all'articolo 5 del Piano Casa "Chiunque occupa abusivamente un immobile senza titolo  non  può chiedere la residenza  nè  l’allacciamento  a  pubblici  servizi  in relazione all’immobile medesimo e gli atti emessi  in  violazione  di tale divieto sono nulli a tutti gli effetti di legge". Così lo scorso ottobre la palazzina era stata privata dell'acqua "circa 60 persone tra cui minorenni, neonati e disabili" scrivono gli attivisti.

Numerose le proteste, i cortei e e le assemblee: "L’ordinanza di oggi è una conquista collettiva importante, risultato delle mobilitazioni che hanno coinvolto negli ultimi mesi migliaia di occupanti, inquilini in lotta e tantissimi solidali. Nei fatti è il primo atto di un ente locale dal giorno dell’attuazione del Piano Casa che va in esplicita controtendenza con l’articolo 5, riconoscendo il problema socio-sanitario provocato da quello scellerato decreto che toglie il diritto all’acqua e alla residenza alle persone costrette ad occupare per necessità. Il diritto all’acqua rivendicato ed agito dal conflitto sociale ha fatto crollare un pezzo di articolo 5 a Bologna!"
SocialLog rilancia "con ostinata determinazione la volontà di smantellare pezzo per pezzo l’articolo 5 nella nostra città dove ha già causato grandi sofferenze a centinaia di persone che per conquistare il proprio diritto ad un tetto hanno occupato edifici non utilizzati e sfitti da anni". 

Da Palazzo D'Accursio intanto arriva l'ufficializzazione del provvedimento, motivato così dal Comune: : "Riallacciare  l'acqua nell'edificio di via De Maria dove attualmente vivono persone  disabili,  anziani  e  famiglie con minori e neonati per la tutela della  loro  igiene  e  per  la sanità pubblica". Lo ha stabilito il Sindaco Virginio  Merola  con  un'ordinanza  contingibile e urgente con la quale si impone  alla  società  di  gestione del servizio idrico pubblico, Hera Spa, l'erogazione  dell'acqua  per  consumo  domestico  nelle  unità immobiliari dell'immobile ad uso abitativo di via De Maria 5 e 7, senza la stipulazione di  contratti  di  utenza privata, considerato il carattere socio-sanitario della finalità perseguita.
Nell'edificio  a oggi sono infatti presenti 22 minori di età inferiore a 10 anni, a cui si aggiungono quattro neonati nati tra novembre e dicembre 2014 e altri due nati in questi giorni, tre persone con gravi disabilità fisiche e  sei  anziani  over  75.  "Dato  che  - sottolinea l'amministrazione - gli  occupanti  abusivi  non possono richiedere l'allacciamento a pubblici servizi di energia elettrica, di gas, di  servizi  idrici  e  telefonia fissa, e che la mancanza d'acqua potabile costituisce  un  serio  pericolo  per  la tutela della loro igiene e per la sanità   pubblica,   il  Sindaco  ritenendo  quello  all'acqua  un  diritto fondamentale,  soprattutto  a  fronte  alla presenza di soggetti deboli, ha ravvisato  la  necessità  di  prevenire  il verificarsi e il diffondersi di pericoli   per   la  salute  con  un'ordinanza  che  richiede  ad  Hera  di riallacciare il servizio."

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