Assembramenti in aeroporto, il racconto: "Noi bloccati ore al chiuso per il controllo passaporti"
In 400, tutti in fila in un'area chiusa, in attesa del controllo del passaporto dopo essere atterrati al Marconi: "Abbiamo avvertito anche la Polizia di Frontiera, ma ci sono volute due ore"
Due aerei atterrati a Bologna da Paesi extra europei, circa 400 passeggeri in fila al controllo passaporti in un unico ambiente chiuso, senza possibilità di "espandersi" al di fuori di quell'area: questo il racconto di un viaggiatore che sabato sera ha avvertito la Polizia di Frontiera perchè riteneva di non essere al sicuro rispetto alle normative anti-Covid.
Il suo volo proveniente dall'Albania è giunto al Marconi alle 21.30, ma lui è riuscito a uscire dall'area aeroportuale solo dopo le 23.00: "Dopo lo sbarco, sia noi che i passeggeri provenienti dalla Bulgaria, ci siamo ritrovati accalcati, in fila per il controllo dei documenti davanti ai due gabbiotti della Polizia".
I passeggeri chiamano la Polizia di Frontiera: "Qui siamo assembrati"
"La situazione è parsa a tutti noi molto rischiosa, sebbene indossassimo regolarmente la mascherina - spiega il 27enne, che a un certo punto ha anche telefonato alle forze dell'ordine per fare una segnalazione ufficiale - visto che siamo stati chiusi in un unico ambiente per molto tempo. Per quanto mi riguarda ci sono volute due ore prima che riuscissi a uscire, perdendo fra l'altro l'autobus per il centro città. Un uomo a un certo punto ha chiamato la Polizia di Frontiera, cosa che poi ho fatto anche io sperando potessero mandare degli altri poliziotti".
Il racconto del passeggero: "Rispettiamo le regole e poi ci ritroviamo così"
E così è stato: "Alla fine, in base alla disponibilità, sono riusciti a far arrivare due agenti che hanno cominciato a controllare i passaporti dando una mano ai colleghi e accelerando un po' i tempi. Li ringraziamo per questo e sappiamo che non è colpa loro, ma è stato assurdo e contraddittorio scrivere autocertificazioni, farsi misurare la temperatura, indossare le mascherine e rispettare tutte le regole per poi finire ammassati così in tanti in uno spazio chiuso e limitato".