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Venerdì, 19 Aprile 2024
Cronaca Reno / Via del Triumvirato

Colpi di fucile all'aeroporto Marconi, LAV denuncia: 'Caccia alla lepre'

Si è già parlato dei rischi per i voli e gli animali che si avvicinano alle piste, ma Lav chiede interventi 'ecologici': 'In queste settimane danno alla luce i loro piccoli, quindi l’intervento contro le lepri adulte li ha certamente condannati a morte'

Caccia notturna alla lepre, organizzata nella notte tra il 3 e il 4 aprile, all'interno dell'area recintata dell'aeroporto Guglielmo Marconi di Bologna. La denuncia arriva da LAV - Lega Anti Vivisezione, che parla di "una vera e propria battuta".

A seguito di alcune segnalazioni anonime, gli attivisti sono andati a verificare di persona, così hanno scoperto che da dopo mezzanotte fino alle 4 sono stati esplosi alcuni colpi di fucile "in un periodo in cui la caccia è chiusa da oramai due mesi e in orari in cui è sempre vietata. Non bastasse, proprio in queste settimane le lepri danno alla luce i loro piccoli, quindi l’intervento contro le lepri adulte ha certamente condannato a morte anche i piccoli che dipendevano dalle cure dei loro genitori uccisi a fucilate". 

Per LAV si ratta di "inaudita crudeltà e inoltre del tutto illegale in quanto non autorizzato dalla Città Metropolitana, responsabile della tutela della fauna selvatica e dell’organizzazione dei piani di abbattimento anche all’interno dell’aeroporto". 

L'associazione fa sapere che ha contattato direttamente il dott. Fabio Zanaroli, direttore Affari Generali e responsabile del Corpo di Polizia Provinciale della città metropolitana di Bologna, chiedendo copia della documentazione relativa all’autorizzazione dell’intervento programmato all’interno dell’aeroporto: "La risposta del dirigente è stata netta" cioè "non essendoci alcun intervento non esiste alcun provvedimento”.

Ma Massimo Vitturi, responsabile Animali Selvatici della LAV annuncia che denuncerà "i responsabili di una battuta di caccia organizzata in un clima da vero e proprio far west, senza alcun rispetto delle norme di ordine nazionale e regionale” e non solo per le violazioni di carattere amministrativo "anche per le morti dei cuccioli indotte dall’intervento armato nei confronti dei loro genitori, nel delicatissimo periodo di dipendenza dalle cure parentali. Per questo motivo la LAV di Bologna chiede, a chiunque ne fosse in grado, di fornire le prove materiali delle morti dei piccoli di lepre".

Si è già parlato dei rischi per i voli e gli animali stessi che si avvicinano alle piste, ma Vitturi sottolinea: "La sicurezza negli aeroporti è ovviamente un fattore prioritario, che però, al di fuori delle situazioni di emergenza, non può prescindere dal garantire il rispetto di tutte le norme in materia di fauna selvatica, prima fra tutte la legge nazionale 157/92 che in casi del genere impone che l’intervento prioritario preveda esclusivamente misure di carattere ecologico” e chiede città Metropolitana "di attivarsi perché non si debbano mai più prevedere interventi armati. E’ necessario che l’area aeroportuale venga dotata di una recinzione efficace, mentre per gli animali presenti all’interno si devono prevedere esclusivamente azioni di cattura incruenta e successiva traslocazione all’esterno – conclude Vitturi”. 

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