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Cronaca Centro Storico / Piazza Maggiore

Aeroporto Marconi: ''Come Ilva'. Parte raccolta firme dei residenti contro il rumore

2mila firme consegnate al Sindaco e al Presidente della Regione a salvaguardia dei residenti delle zone vicine all'aeroporto Marconi

Troppo rumore, notti insonni e inquinamento. E' la denuncia del "Comitato per la compatibilità aeroporto-città" che ha raccolto poco meno di 2mila firme e le ha consegnate al Sindaco Virginio Merola e al Presidente della Regione Stefano Bonaccini con la richiesta di intervenire a salvaguardia dei residenti delle zone contigue all'aeroporto Guglielmo Marconi. 

Oggi i promotori della petizione, Paolo Serra, Angela Iacopetta  e Gianfilippo Giannetto, hanno presentato le loro motivazioni in via De' Pignattari, dove hanno incontrato cittadini e giornalisti. aeroporto marconi petizione comitato

Già nel 2011 erano state richieste modifiche alle rotte dei decolli e l'istallazione "del sistema di atterraggio strumentale (ILS) anche verso la città che avrebbe potuto contenere il numero dei passaggi più rumorosi sui nostri tetti. Entrambe le richieste hanno avuto riscontro", ma, nel frattempo voli e viaggiatori sono aumentati e "la situazione per il nostro apparato neuro-uditivo non ha subito sostanziali variazioni", scrivono in una nota del gruppo Facebook. 

I quartieri intorno all'aeroporto, Navile, Pescarola, Marco Polo, Beverara, Arcoveggio e Croce Coperta, sono densamente abitati e, come ha annunciato il portavoce del Comitato Gianfilippo Giannetto, si chiede all'Arpa - Agenzia Regionale Protezione Ambientale di monitorare non solo il rumore, ma anche l'inquinamento prodotto dagli aerei in decollo e atterraggio, ovvero far convivere sviluppo dello scalo bolognese e cittadini, stressati dai continui passaggi dei veicoli, come rappresentato in diversi filmati. 

L'Unione Europea ha varato un nuovo regolamento (n. 598/2014) che è stato recepito dal nostro parlamento tramite Legge Delega 30 ottobre 2014, n. 161 affidando al Governo il compito di redigere le nuove regole entro 18 mesi dall'entrata in vigore della legge europea, ossia entro il 25 maggio 2016. Ora i termini sono scaduti e i residenti alzano la voce per chiedere interventi sui voli e sulle fasce orarie, come già adottato da altri paesi. nonchè sulle emissioni perchè il Marconi va visto come "una piccola Ilva", come ha dichiarato Giannetto "eè fonte di reddito e di occupazione, nessuno può metterlo in dubbio, ma anche fonte di grave inquinamento acustico e quest'altra faccia della medaglia le istituzioni non possono far finta che non esista"

Il Comitato, chiede che a Bologna venga effettuata un'indagine epidemiologica che ha analizzato gli effetti del rumore sui cittadini che vivono nei dintorni dell'aeroporto Caselle di Torino e che ha portato alla luce risultati "piuttosto preoccupanti per la salute umana". I voli notturni e con "atterraggi e decolli a raffica, anche 30 in mezz'ora", protesta Giannetto, che vive nella zona che il 30 giugno tra le 23 e le 23 e 28 ha contato "12 aerei atterrati". 

"Mi pare un po' troppo", è il commento del presidente del Marconi, Enrico Postacchini che ricorda come lo scalo sia sì "in crescita, ma i movimenti, realizzati con aerei sempre più grandi, sempre più pieni e gestiti da compagnie primarie, rappresentano una garanzia sotto il profilo dell'impatto non solo acustico, ma anche della qualità dell'aria" ed è previsto già un progetto di "decarbonizzazione dell''Aeroporto che arriverà a ridurre a zero le emissioni di CO2 grazie alla realizzazione di una fascia boscata tra Bologna e Calderara", in tutti i casi "è già fissato a luglio un incontro al quartiere con il presidente Daniele Ara e i cittadini", conferma il presidente.

Invece Fratelli d'Italia annuncia l'intenzione di presentare un esposto su una delle centraline di rilevamento. "Sono pienamente solidale" con i cittadini, scrive in una nota Davide Nanni, dirigente provinciale di Fdi: "Di questo problema si parla da diversi anni, ma l'attenzione dimostrata da aeroporto e Comune a giudicare dai fatti, finora, è stata più per l''incremento del traffico aereo che per la salute dei bolognesi". A

Anche il comitato 'Bolognina ascolta' tramite il suo presidente Gianluca Degan ha evidenziato che gli aerei che passano a bassa quota emetterebbero non solo rumore, ma spesso delle scie nebulose al lato di un'ala. "Il rilevamento dei dati non e'' completo" continua Nanni perhà "misteriosamente dal maggio 2008 mancano infatti i valori della centralina situata all'Arcoveggio". Secondo l'aeroporto, a causa "dell''ampliamento della sala Bingo che genera una superficie riflettente, ma secondo l'impressione di molti, invece, la centralina non è funzionante". 

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