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Cronaca Navile

Aeroporto, tassa sul rumore: 'Vale 40 euro ogni decollo'

E' l'assessora Orioli a fare i conti in Question Time. In Piemonte la tassa ha fruttato un milione di euro

Quanto può pesare la tassa sul rumore prodotto dagli aerei? Circa 40 euro a decollo. Dopo l'apertura arrivata dalla Regione Emilia-Romagna. A fare i conti è l'assessore all'Urbanistica e all'Ambiente del Comune di Bologna, Valentina Orioli, rispondendo in Question time ad un'interrogazione di Elena Foresti (M5s).

Per quanto riguarda la concreta applicazione dell'Imposta regionale sulle emissioni sonore degli aeromobili (Iresa), Orioli ricorda che "per evitare distorsioni alla concorrenza" il decreto 145 del 2013 "ha limitato il valore massimo dei parametri dell'imposta a 0,50 euro per tonnellata di peso massimo al decollo, imponendo anche la distinzione tra voli diurni e notturni".

Inoltre, la Corte costituzionale "ha respinto il ricorso della Regione Lazio avverso la norma citata- continua Orioli- dichiarando inammissibili e non fondate le questioni di legittimità costituzionale prospettate". Premesso ciò, "ipotizzando di applicare ai decolli l'aliquota massima di 50 centesimi, un Boeing 737 o un Airbus 320 (del peso di circa 80 tonnellate)- continua l'assessore- dovrebbero pagare circa 40 euro a decollo. Stiamo quindi parlando di una imposta che incide per circa 25 centesimi sul biglietto di ciascun passeggero".

Un termine di riferimento arriva dal Piemonte, dove la Regione ha inserito l'Iresa nella Legge di bilancio 2017 annunciando per il 2018 "un gettito di circa un milione di euro- riferisce Orioli- destinato a risarcimenti e contenimento del rumore attorno a Torino-Caselle".

A Bologna, nonostante "il rispetto dei limiti normativi da parte dell'aeroporto- precisa Orioli- si registra un diffuso disagio fra gli abitanti delle zone interessate dai sorvoli". In questo contesto, l'istituzione della tassa "potrebbe portare alla Regione un introito fondamentale- sottolinea Orioli- per sostenere ogni anno interventi di compensazione, da effettuare sui recettori sensibili come le scuole e sulle abitazioni".

Per questa ragione con il presidente del quartiere Navile, Daniele Ara, "abbiamo incontrato l'assessora Paola Gazzolo e i tecnici della Regione- continua Orioli- e abbiamo evidenziato l'importanza di rendere effettiva l'Iresa nche in Emilia-Romagna". La Regione "si è impegnata a verificare la fattibilità del provvedimento e nell'attesa di una risposta- conclude Orioli- continuiamo in ogni sede a ribadirne la necessità, nell'auspicio che si possa arrivare ad un quadro condiviso a livello nazionale". (Pam/ Dire)

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