Aeroporto, traffico aereo e rumore: si muove la Procura
Gli uffici di via Garibaldi al lavoro con un fascicolo esplorativo per verificare eventuali sforamenti ai tetti di decibel fissati per legge
La Procura della Repubblica si sta interessando alla questione del rumore prodotto dagli aerei in fase di decollo e atterraggio, le cui ripercussioni nei vicini siti residenziali hanno mosso l'iniziativa del comitato Cocompaer.
Un fascicolo, per ora di natura esplorativa, sarebbe orientato a individuare eventuali irregolarità formali, come lo sforamento dei limiti fissati per legge: la Polaria sarebbe al lavoro sulle disposizioni di Enac ed Enav. Nei giorni scorsi il Comune e aeroporto avevano incontrato i comitati, e da parte dell'amministrazione si era addirittura prospettata l'ipotesi di sanzioni contro gli sforamenti, mentre Sab aveva tirato in ballo Enac.
Il traffico aereo è aumentato considerevolmente nell'ultimo periodo, con avanzamenti a doppiqa cifra di decolli e atterraggi: sebbene alcune contromisure su orari e quote di discesa degli aerovelivoli siano state messe in campo per limitare l'impatto sonoro sulle aree residenziali vicine ai corridoi di salita e discesa dei vettori, il comitato per la compatibilità città-aeroporto insiste sull'eccessivo impatto delle attività aeroportuali, incontrando il favore anche dell'assessorato all'Urbanistica.