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Cronaca

"A braccia aperte": campagna sull'affidamento e l'affiancamento familiare

La vicepresidente Gualmini: "Le famiglie si facciano avanti per sperimentare l'affido: ne potranno essere arricchite umanamente". Oltre 1500 i minori in affidamento familiare in Emilia-Romagna

“A braccia aperte”. Per garantire il diritto fondamentale dei bambini e dei ragazzi a crescere in famiglia,  sostenere le loro famiglie d’origine in difficoltà e per sensibilizzare e informare i singoli cittadini e i nuclei familiari sulla possibilità di candidarsi all’affidamento e ad altre forme di solidarietà. Sono alcuni degli obiettivi della campagna, realizzata dall’Agenzia di informazione e comunicazione della giunta regionale, che l’assessorato al Welfare e Politiche abitative lancia in occasione della Giornata internazionale dei diritti dell’infanzia e dell’adolescenza, in programma venerdì 20 novembre. In quella data si terrà in Regione anche un convegno dedicato al tema dell’affido (Terza Torre, viale della Fiera 8). Sabato 14 novembre, in piazza Santo Stefano, alle 10.30, ci sarà invece una manifestazione per sostenere la campagna e sottolineare il carattere di reciproca accoglienza che sperimentano coloro che decidono di vivere l’esperienza dell’affido.  

Abbiamo bisogno di più coraggio e più slancio da parte di tutti – è il commento di Elisabetta Gualmini, vicepresidente della Giunta e assessore al Welfare – . Le famiglie si facciano avanti per sperimentare l’affido: ne potranno essere umanamente arricchite, oltre ad avere il privilegio di aiutare un bambino in difficoltà. Abbandoniamo la paura, il timore di essere inadeguati e la difficoltà che deriva dalla  mole di impegni quotidiani. Molti bambini – prosegue la vicepresidente – hanno bisogno di famiglie e molte famiglie possono offrire molto ai bambini, anche solo per periodi temporanei. La Regione promuove l’affido familiare, che è sottodimensionato in Emilia-Romagna rispetto all’affido in comunità: a braccia aperte proviamo a ribilanciare le cose”.

Lo slogan scelto per la campagna – “A braccia aperte” – richiama il gesto dell’abbraccio, che presuppone uno scambio, umano ed empatico, di conforto reciproco. Così vuole essere l’affidamento familiare, un intervento temporaneo di aiuto e sostegno a un minore e alla sua famiglia. In Emilia-Romagna i bambini e i ragazzi in affidamento familiare presi in carico dai servizi – secondo gli ultimi dati disponibili al 1° gennaio 2014 – sono 1.519, in leggero calo rispetto agli anni precedenti. Il dato comprende sia l’affido a tempo pieno (l’82,1%) che a tempo parziale (detto anche part-time). I minori residenti sul territorio regionale sono 712.298 e il tasso d’affido registrato è di circa 2 bambini e ragazzi ogni 1.000 minori residenti. I bambini e i ragazzi accolti a tempo pieno rappresentano una quota molto rilevante degli affidi in regione: sono infatti 1.247. Di questi, il 71,7% sono in affido su decreto del Tribunale dei minorenni (giudiziale). Il 66,9% di loro rimane in affido più di due anni. Le province che accolgono il maggior numero di bambini sono Reggio Emilia (258), Modena (231) e Bologna (171). L’età dei ragazzi affidati a tempo pieno alle famiglie varia da zero (168)  a 15 anni e più (377).

  

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