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Giovedì, 28 Marzo 2024
Cronaca

Affido bimba a coppia gay, il Vicario Generale: 'I giudici hanno valutato'

Un precedente giuridico e una discussione che non si esaurirà a breve. Fuori dagli schemi, il vicario generale Silvagni: 'Non fare astratte dichiarazioni di principio sulla pelle di questa bambina"

Un precedente giuridico e una discussione che non si esaurirà in breve tempo quella sulla decisione del Tribunale dei minori di Bologna che ha deliberato l'affido di una bimba di tre anni a una coppia omosessuale.

"L'orientamento sessuale degli affidatari -secondo il pm - non è l'elemento discriminante, ma piuttosto si deve guardare all'interesse del bambino e all'idoneità degli affidatari".

Le precisazioni giuridiche non hanno sono servite a sedare la 'dialettica': contrarie alcune associazioni cattoliche e partiti come Scelta Civica, Lega Nord e Pdl. A favore, naturalmente, l'associazionismo LGBT.

Fuori dagli schemi, il vicario generale monsignor Giovanni Silvagni: ha invitato a non fare "astratte dichiarazioni di principio sulla pelle di questa bambina. I giudici - ha detto - hanno il dovere e la responsabilità di tutelare il bene dei minori e di stabilire nel caso concreto qual è il miglior bene possibile. Anche nel caso della bambina si presume abbiano fatto questa valutazione, per quello che è nelle loro possibilità e nelle loro conoscenze".

'Una notizia ovviamente positiva' aveva dichiarato ieri a Bologna Today Franco Grillini, consigliere regionale, storico attivista dei diritti omosessuali e responsabile di Gaynet 'teniamo conto che in base alla Direttiva Europea sull'adozione da parte di coppie gay, o anche di single, l'Italia è sotto procedura di infrazione poichè inadempiente', una realta avversata nel nostro paese dai partiti più tradizionalisti 'la decisione del tribunale di Bologna ha un forte significato politico, culturale e sociale e stabilisce finalmente che le coppie LGBT sono come le altre, fatto già acclarato da tonnellate di studi internazionali. Se poi si considera che la bimba conosce la coppia, si è ha una continuità del processo educativo e relazionale, quindi - conclude - chiunque è in grado di svolgere bene un tale compito, deve poterlo fare, basta pregiudizi in base all'orientamento sessuale'.

LA BIMBA. Dopo quasi dieci mesi di vita serena in casa con gli 'zii', una coppia gay che vive nel parmense, viene alla luce la storia di una bimba di tre anni che la famiglia non riesce a mantenere. Chiamato a valutare su un ricorso della Procura dei minori, il tribunale (che ha competenza regionale) ha ribadito quello che aveva già disposto il 2 luglio il giudice tutelare di Parma, che a propria volta aveva accolto le valutazioni dei servizi sociali del territorio di residenza: affido temporaneo, per due anni ai due uomini, di mezza età. Anche se i due 'zii', come li chiama affettuosamente la piccola, in realtà l'avevano già accolta da febbraio, quando era iniziato una sorta di periodo di prova. Da tempo il loro rapporto con la madre - che vive poco distante e con cui aveva vissuto fin qui la bimba, il padre è spesso all'estero - è buono, e la relazione con la minore è descritta come positiva. L'affido ha il consenso dei genitori. Chi li ha seguiti ne parla come di una soluzione felice. Probabilmente anche per questo, nella valutazione dei giudici è entrato il fatto che l'esperienza con due figure maschili può essere riequilibrante. In ambienti giudiziari si chiarisce che a differenza dell'adozione, l'affido può essere concesso a conviventi, comunità e single. E nel provvedimento esteso dal presidente del Tribunale Giuseppe Spadaro e dal giudice Mirko Stifano, i due affidatari sono stati considerati come singoli individui. I giudici non sono entrati nel merito dell'orientamento sessuale, così come non lo ha fatto la Procura che aveva impugnato la prima decisione - e che potrebbe ricorrere nuovamente - per una questione di "trasparenza. La legge - ha detto il Procuratore Ugo Pastore - prevede che venga data la priorità alle coppie con figli", e se ''non risultano esservi coppie con figli idonee bisogna che questo sia motivato".

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