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Venerdì, 19 Aprile 2024
Cronaca

Affido minore a coppia Gay, Curia irremovibile: 'Caffarra non cambierà registro in materia'

La Chiesa puntualizza la sua disapprovazione. Mons. Silvagni: 'Non ho approvato o legittimato la decisione del Tribunale dei minori, ho solo invitato a non strumentalizzare il caso farne una bandiera di altre battaglie'

La Curia di Bologna non lascia spazio a spiragli e torna sul caso dell'affido di minore ad una coppia gay (deciso dal Tribunale di Bologna, ndr), per puntualizzare la sua disapprovazione. Lo fa attraverso le parole del suo Vicario, Mons. Silvagni, che ha voluto mettere i 'puntini sulle i': 'Non ho approvato o legittimato la decisione del Tribunale dei minori, ho solo invitato a non strumentalizzare il caso  farne una bandiera di altre battaglie'. Così il vicario è intervenuto su 'Bologna 7' - supplemento domenicale del quotidiano cattolico Avvenire - dove ha spiegato: "Ho richiamato un principio generale e fondamentale: doveva essere verificato e assicurato il miglior bene possibile della bambina, considerando la situazione concreta".

"E' bastato questo approccio di ben basso profilo - afferma piccato Silvagni- per far dedurre ad alcuni opinionisti cambiamenti di rotta dottrinali, in discontinuità con il magistero del cardinale arcivescovo, e ad ipotizzare addirittura che lo stesso Caffarra stia cambiando registro in materia di famiglia, matrimonio ed educazione, tanto galoppa la fantasia, tanto rozzo si è fatto il confronto. Chi conosce anche solo un po' il cardinale e il sottoscritto non ha avuto dubbi sull'infondatezza di queste congetture. Ma non tutto il male viene per nuocere. La vicenda ha evidenziato anche quanto la società civile sia sensibile a questi temi. Forse è il momento di prendere il coraggio a due mani e dire che non è possibile anteporre ai presunti e discutibili diritti di adulti gli inalienabili diritti dei minori".

"Umiltà e prudenza - conclude mons.Silvagni - restano sempre validi criteri di condotta a sostegno del coraggio e della saggezza di chi non è nato ieri e vuole andare lontano. E quindi affida i bambini non a 'genitorialità artificiosamente costruite', come ha detto l'arcivescovo alla Messa della Virgo fidelis, ma radicate nella realtà".
 

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