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Cronaca

Università, problema case: "Ho passato i test ma non trovo una stanza. Costretto a cambiare città"

Il racconto e la disavventura di un 19enne che vuole studiare Giurisprudenza a Bologna: "Come me tanti altri ragazzi. Le istituzioni facciano qualcosa, è una situazione surreale"

"E' un'odissea, devo iniziare i corsi lunedì 16 settembre e mi ritrovo senza un tetto sulla testa dopo aver trovato anche una stanza, ma il proprietario alla fine si è tirato indietro. Se non dovessi trovare nulla in quattro giorni, sono costretto a rinunciare a Bologna, e cercare un'altra città in cui studiare.  Ho scoperto che nella stessa situazione ci sono tanti altri ragazzi, e tutto questo è veramente assurdo". Salvatore Verde ha 19 anni, è originario di Ischia e a breve dovrebbe iniziare i corsi alla facoltà di Giurisprudenza sotto le Due Torri, o almeno questo sarebbe il sogno perché, a pochi giorni dalle lezioni, non ha un posto in cui stare. E a BolognaToday ha deciso di raccontare quanto accaduto, lanciando un appello alle istituzioni.

Vuole venire a studiare a Bologna, si anche iscritto all'Università ma non ha una casa?

"Mi sono iscritto alla Facoltà di Giurisprudenza e il 4 settembre ho fatto anche il test Tolc-Su previsto, superandolo. Mi ero attivato per trovare un alloggio, grazie ai dei miei amici che studiano già a Bologna, e avevano una stanza libera. Mi sono messo in contatto con la proprietaria ed era contenta che andassi io, perché conoscendo già gli inquilini del suo appartamento non ci sarebbero stati problemi di convivenza, o meglio l'equilibrio della casa non sarebbe stato rovinato da un estraneo. Ho fatto i test  dell'Università e lo stesso giorno con mia madre sono andati a vedere la casa. Ero tranquillo visto che tecnicamente c'era già la stanza libera, ed essendo anche al primo anno mi sarei accontentato di tutto".

Poi cosa è successo?

"Gli spazi comuni della casa erano piccolissimi ma ripeto, per me andava benissimo. La proprietaria ha iniziato a fare un po di storie quando ho chiesto se potevo cambiare il letto singolo con uno a una piazza e mezza a mie totali spese perché sono alto un metro e ottanta, ed essendo anche robusto, in quello che c'era non c'entravo proprio. Il giorno dopo aver visto la camera ho confermato la presa della stanza alla proprietaria, e ci siamo sentiti per per capire come formulare il contratto e versare la caparra. Da qui in poi non mi ha più risposto, ha iniziato a rifiutare le chiamate e dopo due giorni mi ha mandato un messaggio scrivendo che le mie esigenze non incontravano le sue, e che la trattativa si era conclusa così. Sono stato preso dal panico, avevo solo chiesto di cambiare il letto perché non c'entravo".

E adesso?

"Se non trovo casa entro qualche giorno sono costretto a cambiare città, ma non riesco a capacitarmi. Siamo nel 2019 e a Bologna è impossibile trovare una stanza. Promuovono tanto la città, con l'Università che è un fiore all'occhiello e alla fine non si può vivere là perché mancano alloggi. Avevo già preso tutti gli accordi anche con il corriere per trasferire le mie cose in quella casa, e certamente non posso fare il pendolare da Ischia. Non riesco a rassegnarmi al fatto che devo cambiare i miei progetti e soprattutto il desiderio di studiare a Bologna perché non ho una stanza. Ho provato per 4 mesi a rispondere ad annunci e a inviare messaggi a chi affittava, ma essendo una matricola e non avendo altre esperienze di convivenza non sono mai neanche stato preso in considerazione. Ho scritto un post in vari gruppi social, e qualcuno mi ha fatto qualcosa proposta per una soluzione momentanea. Adesso torno a Bologna per vedere se trovo qualcosa, altrimenti devo cercare in poco tempo un'altra università".

Immaginava che a Bologna fosse così difficile trovare casa?

"Sapevo che non era una passeggiata, ma che mi sarei trovato in queste condizioni a pochi giorni dai corsi no. Mi chiedo perché nessuno faccia niente, perché non ci siano provvedimenti o perché gli enti preposti non aiutino chi vuole studiare a Bologna. Lancio un appello alle isituzioni, affinché si trovi una soluzione. Come me ci sono tanti altri ragazzi che hanno dovuto rinunciare a questa splendida città perché senza casa".

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