rotate-mobile
Cronaca

Agente si spara al Sant'Orsola: "Nessun sentore prima. Troppi suicidi nella Polizia penitenziaria"

Dopo il gesto disperato del poliziotto, che combatte tra la vita e la morte, l'S.O.S della categoria

Prima di oggi "non aveva mai manifestato disagi e problemi personali e di lavoro, tali da poter far presagire un gesto inconsulto come quello messo in atto". Così Giovanni Battista Durante, segretario generale aggiunto del Sappe, il sindacato autonomo della polizia penitenziaria, appresa la notizia dell'agente di polizia penitenziaria che stamattina ha tentato il suicidio al Sant'Orsola, sparandosi con una pistola mentre era in attesa di una visita.

SOS DALLA CATEGORIA, 'TROPPI CASI DI SUICIDIO'. "Solo negli ultimi mesi è il terzo caso in Italia- segnala Durante- sono oltre 100 i suicidi nella Polizia penitenziaria negli ultimi 10 anni. Un record negativo che non vorremmo mai citare, ma sicuramente il più alto rispetto a tutte le altre forze di polizia". Il segretario del Sappe sottolinea come "lo stress da lavoro correlato, che puo' sfociare nella sindrome di burnout, puo' sicuramente avere un effetto scatenante, anche rispetto a un eventuale vissuto personale complesso".

Stesso S.O.S sulla condizione di lavoro dei poliziotti arriva dalla Uil P.A. Polizia Penitenziaria. Domenico Maldarizzi Coordinatore Provinciale di Bologna ha sottolineato: "Questa ennesima tragedia non aiuta il personale penitenziario a trovare la necessaria serenità. I casi di suicidio tra i baschi azzurri - aggiunge Maldarizzi -  sono veramente troppi e, se anche ricondurre eventi del genere a situazioni di servizio non sarebbe giusto né corretto, – conclude il coordinatore Uil Maldarizzi - una seria riflessione, su quelli che sono gli effetti e le conseguenze del lavoro in carcere sulla vita privata di ognuno, credo sia doveroso da parte del Governo e dell’Amministrazione Penitenziaria”.

IL FATTO. Un Assistente Capo della Polizia Penitenziaria 44 enne in servizio al centro di prima accoglienza e comunità minorile del Pratello di Bologna, si è sparato questa mattina al pronto soccorso del Sant'Orsola di Bologna. 
L'uomo, originario di Napoli, è arrivato al policlinico in ambulanza perché lamentava un problema alla bocca, dovuto sembra a una recente caduta in bicicletta. Dopo un primo controllo, si è seduto in attesa di essere visitato dai medici. Dopo pochi minuti ha estratto la pistola d'ordinanza, l'ha rivolta verso di sé e si è sparato.
E' successivamente stato portato nel reparto di rianimazione dell'ospedale Maggiore in condizioni disperate dove tuttora combatte tra la vita e la morte. Sconosciuti al momento i motivi del tragico gesto.
 

Si parla di

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Agente si spara al Sant'Orsola: "Nessun sentore prima. Troppi suicidi nella Polizia penitenziaria"

BolognaToday è in caricamento