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Cronaca

Poliziotti arrestati per rapina: interrogati, scaricano la colpa su Neretti

Andreani e Pellicciotta hanno negato il loro coinvolgimento nelle rapine e aggressioni contestate, addossando la responsabilità al collega, che invece li contraddice

Dopo la testimonianza scritta di Giovanni Neretti e il 'No comment' del primo interrogatorio ora iniziano a dare la loro versione dei fatti i 4 poliziotti arrestati con l'accusa di rapine e pestaggio ai danni di spacciatori durante il servizio. Peccato che siano deposizioni divergenti tra loro.

L'agente Valentino Andreani e Alessandro Pellicciotta - sentiti ieri nel carcere di Ferrara dal procuratore aggiunto Valter Giovannini e dal pm Manuela Cavallo, titolari dell'inchiesta - hanno negato ogni loro responsabilità per gli episodi di rapina e aggressione contestati, addossando la responsabilità unicamente sul collega Neretti. Dall'altro alto invece Neretti, dal suo letto d'ospedale dove è stato ricoverato inseguito ad un malore, avrebbe ammesso il coinvolgimento, sia da parte sua e che dei colleghi, nella 'spedizione punitiva' ai danni di un tunisino malmenato e lasciato in terra con un timpano rotto e le scarpe tagliate. Anche in questo caso nessuna menzione però alle rapine, su cui gli agenti paiono tutti d'accordo: non ne furono responsabili.

Dall'interrogatorio di ieri l'unica ammissione da parte di Pellicciotta e Andreani è che furono 'poco professionali', per due interventi sui quali non hanno relazionato. Nel frattempo si attende anche la versione del quarto poliziotto implicato, Francesco Pace, che ha chiesto di essere sentito al più presto.
 

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