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Cronaca Pianoro

Covid, mannaia sul turismo: "Costretto a chiudere la mia agenzia di viaggio e mettere dipendenti in cassa integrazione"

Sfogo dal settore. Intervista a Roy Drusiani, titolare di alcune agenzie sull'appennino bolognese: "Speriamo in un vaccino ma la situazione è difficile. L'Europa e il mondo sono bloccati a causa della pandemia"

"Sono stato costretto a chiudere una delle mie due agenzie di viaggio mettendo in cassa integrazione i dipendenti. La situazione per questo settore è critica". A parlare a Bologna Today è Roy Drusiani, 62 anni, titolare della Bazaar Viaggi di Pianoro in corso Esperanto, e che a causa della crisi causata dalla pandemia ha chiuso i battenti della seconda attività che aveva nella frazione di Rastignano. E ora spera di non abbassare definitivamente le saracinesche della sua prima agenzia, che gestisce da 30 anni. 

Drusiani, riesce a farci un punto della situazione?

"La situazione è difficilissima per tutti, ma per chi lavora nel turismo ancora di più. E' allarmante. Ho chiuso una delle mie due agenzie ma fortunatamente non ho mandato a casa nessuno, mettendo in cassa integrazione due dipendenti. Il turismo è pari a zero, e non stiamo lavorando. O meglio, tra un po sarà quasi un anno che andiamo avanti così".

In che senso?

"Le prime avvisaglie di quello che stava per accadere le abbiamo avute a metà gennaio. A febbraio poi è arrivato il  il lockdown, e si è ovviamente bloccato tutto. In breve, da febbraio ad oggi non abbiamo fatto più niente. Zero introiti".

Neanche in estate, quando le misure erano meno stringenti?

"Le agenzie di viaggio hanno riaperto dal 18 maggio, e da quel momento a oggi sono riuscito a fare solo 3 pratiche di brevi soggiorni in Italia. Il resto è stato tutto annullato. Ho sempre lavorato molto con le aziende, e anche loro hanno rallentato tutti gli spostamenti. L'Europa e l'intero mondo è fermo, come si può pensare di viaggiare?"

In perdite, a che percentuale siamo?

"Se parliamo dei mesi considerati cruciali, cioè da marzo a giugno, le perdite sono state del 100%. Le caparre che avevo incassato sono state tutte rese. Per i viaggi che erano stati confermati, grazia al decreto del 2 marzo scorso siamo riusciti a fare dei voucher. Questa la situazione in cui tutti coloro che lavorano nel turismo vivono oggi"

Ha avuto qualche tipo di sostegno?

"Il Comune di Pianoro ha realizzato un bando ma per una mancata comunicazione tra uffici ed enti alcune attività, come la mia, sono rimaste fuori, e adesso per tutte quelle che non sono rientrate ne sarà fatto un altro. Per il resto non ci sono entroiti, ma solo uscite, come l'affitto dei locali e così via. Eppure, anche nei mesi di lockdown noi del settore abbiamo sempre lavorato, cercando di far tornare a casa le persone che erano in giro per il mondo. Cerchiamo di andare avanti, finchè si può..."

Vuole lanciare un appello?

"Vorrei che il nostro settore non fosse dimenticato. Il Governo ora ci ha riconosciuto questa garanzia a fondo perduto ma la situazione è veramente difficile. Al momento per il turismo e settore viaggi ovviamente non ci sono grandi prospettive, e ci aggrappiamo alla speranza di un possibile vaccino per pensare positivo e guardare al futuro, ma abbiamo la piena consapevolezza della situazione. Il Covid esiste e non possiamo fare altro che sperare che tutto migliori, per la salute di tutti , per l’economia e per il lavoro. Noi ce la mettiamo tutta, ma non so in queste condizioni fino a quando potremo resistere".

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