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Mercoledì, 24 Aprile 2024
Cronaca

Aggressione a capotreno e macchinista, FI: "Con noi espulsioni, polso fermo del centrodestra"

Forza Italia promette pene severe per le aggressioni agli addetti, in caso di vittoria alle elezioni politiche

"Se a queste persone che seminano odio, terrore, disordine sociale viene consentito di scorrazzare liberamente per il paese nella totale impunità, è il nostro sistema sanzionatorio che ha un problema. Non ci può essere tolleranza per chi agisce in questo modo, per di più in branco: servono pene severissime, che arrivino fino all'espulsione dal paese, non ci stancheremo mai di ripeterlo. E solo il centrodestra saprà agire con polso fermo per arginare quelle che sono diventate vere e proprie piaghe sociali. Non possiamo più parlare di 'casi isolati', stiamo vivendo una vera e propria emergenza sicurezza". Lo riferisce la Dire. 

Lo dice Enrico Aimi, senatore e coordinatore regionale Forza Italia Emilia-Romagna, dopo le molestie alla capotreno e il pestaggio del macchinista che l'aveva aiutata da parte di un gruppo di 4 ragazzi stranieri a bordo sul treno regionale Poggio Rusco - Bologna, fatto denunciato dal sindaco Fit - Cisl. 

"E' solo l'ultimo, gravissimo, episodio, in ordine di tempo, che ci fa capire quanto la situazione in fatto di sicurezza sia degenerata nel nostro paese", afferma Aimi  "è già gravissimo essere arrivati a questa situazione, dover constatare giorno dopo giorno che, tra baby gang e gruppi di uomini socialmente pericolosi, le nostre stazioni non sono più sicure. Ma quel che è peggio è vedere come le richieste di chi opera nel settore non siano ancora state accolte. E vale a dire installazione di tornelli e porte dei treni apribili solo con il biglietto".

FdI: "Personale viaggiante spesso solo e impreparato"

Chiede di intervenire contro le aggressioni e le violenze ai danni del personale ferroviario anche il consigliere di Fratelli d'Italia Giancarlo Tagliaferri, con una interrogazione in Regione. "Il fenomeno della violenza sui mezzi di pubblico trasporto si manifesta ormai da tempo su tutto il territorio nazionale ponendo gravi interrogativi per la sicurezza sul lavoro del personale viaggiante che si trova spesso solo e impreparato: ormai da troppo tempo assistiamo al verificarsi di frequenti episodi di violenza e di aggressioni ingiustificate da parte di utenti al personale viaggianti di mezzi del trasporto pubblico locale su gomma e sui treni della nostra regione". Alla luce di questo ecco l'interrogazione per chiedere alla Regione "quanti e quali episodi di violenza si siano verificati sui mezzi di trasporto pubblico in Emilia-Romagna da inizio anno, quanti diretti ad utenti e quanti al personale viaggiante e se, al fine di mettere in campo efficaci misure di contrasto alla violenza sui mezzi di trasporto, la Regione abbia attivato un sistema di monitoraggio del fenomeno per verificare eventuali tratte critiche e tipologia di eventi (aggressioni, molestie, scippi) e quali misure intenda suggerire al gestore e intraprendere, a regime, nell'ambito delle procedure di affidamento dei servizi di trasporto pubblico locale per assicurare condizioni di necessaria sicurezza e soluzioni organizzative di presidio e vigilanza per la incolumità personale degli utenti e dei lavoratori del settore".  

Cisl: "Vera e propria emergenza"

Mentre il sindacato di polizia, Siulp e quello dei ferrovieri emiliano-romagnoli Fast chiedono tornelli, accesso ai binari solo a chi è in possesso del titolo di viaggio, finanche lo spray urticante in dotazione, per il sindacato "è vera e propria emergenza. Capitreno e personale sono terrorizzati e allo stremo”, dichiara Aldo Cosenza, segretario regionale Fit. “La vera soluzione per il problema aggressioni riguarda le infrastrutture e non ci stancheremo mai di chiedere a tutte le parti in causa (Rfi, Regione e aziende) che l’accesso ai binari delle stazioni, e quindi ai treni, avvenga solo con il biglietto. Otto aggressioni su 10 non ci sarebbero più. Bisogna installare i tornelli, ma non solo, anche porte che si aprono solo con l’inserimento del codice del biglietto. Nelle piccole stazioni, ad esempio, si può cominciare a chiudere l’accesso ai binari con reti metalliche e predisporre una sola porta per l’ingresso”, conclude il sindacalista Cisl.

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