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Cronaca

Sicurezza in Fiera, verso giro di vite dopo aggressioni e furti

Gli ultimi eventi hanno portato a un vertice in prefettura con il managemente del quartiere fieristico

Anche alla luce di quanto accaduto sabato al Cosmoprof, dove il sottosegretario agli Interni, Stefano Candiani, e l'anziana madre sono stati aggrediti da cinque persone che facevano il gioco delle 'tre campanelle', Bologna Fiere apre all'idea di un potenziamento della security interna in occasione dei grandi eventi.

E tutte le parti coinvolte, quindi Fiera, Forze dell'ordine e Polizia municipale, concordano sull'idea di trovare delle soluzioni per comunicare meglio tra loro durante gli stessi eventi. Questo, a quanto si apprende, è quanto è emerso nella riunione del Comitato per l'ordine e la sicurezza pubblica che si è tenuta ieri in Prefettura a Bologna.

Nel summit, sostanzialmente, si è discusso su come migliorare i controlli in Fiera, come chiesto da più parti dopo i fatti di sabato, partendo in ogni caso dal dato che l'episodio incriminato è avvenuto durante un evento che ha richiamato circa 250.000 persone.

Dunque, pur riaffermando che, in termini di sicurezza, il bilancio del Cosmoprof non può essere considerato negativo, da parte di Bologna Fiere ci sarebbe tutta la disponibilità a valutare un potenziamento della security interna (composta da circa 130 uomini), che dovrebbe anche essere messa in condizione di comunicare direttamente con le Forze dell'ordine, ad esempio tenendosi in contatto radio.

Questo, ovviamente, per far sì che, in occasione delle prossime kermesse che saranno ospitate a Bologna, possano essere scongiurati episodi come quello di cui sono stati vittima Candiani e la madre. Più complesso, invece, l'iter per un eventuale potenziamento della videosorveglianza, che per questioni legate al rispetto della privacy dei lavoratori dovrebbe essere prima discusso con i sindacati. (Ama/ Dire)

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