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Cronaca Zona Universitaria / Via Belmeloro

Graffiti, sgrida un writer e viene picchiato, il Questore: 'Indignatevi!'

Con due amiche ha cercato di dissuadere dei writers in azione e si è preso botte. Gli agenti stanno controllando le riprese delle videocamere di sorveglianza per scoprire gli autori. Duro il Questore di Bologna

Il sindaco Virginio Merola ha espresso "solidarietà al ragazzo aggredito mentre, nel rispetto del senso civico, stava cercando di impedire a persone di imbrattare muri. Si è trattata - ha aggiunto - di un'aggressione vile e mi auguro che questi delinquenti siano al più presto identificati".

Il questore Vincenzo Stingone si augura che, come il sindaco, "altre voci si affianchino a quella della Procura, affinché la città faccia sentire la propria indignazione per un gesto tanto violento quanto barbaro". "A quel ragazzo - ha detto ancora Stingone - esprimo pubblicamente, dopo averlo fatto personalmente a nome di tutta la Questura, vicinanza e solidarietà, perché ha pagato un prezzo inaccettabile per aver compiuto un gesto di alto valore civico, al contrario di quello dei suoi aggressori, ai quali ribalto il loro slogan 'muro pulito popolo muto'. Serve proprio il contrario, che il popolo urli contro chi sporca i muri e, peggio, picchia chi li riprende". "Non esiteremo - ha concluso il Questore - a dare tutto il nostro apporto all'Arma dei carabinieri, che sta indagando sull'episodio, per identificare quei violenti aggressori che con i loro slogan evidentemente manifestano tutta la loro contrarietà all'azione delle forze dell'ordine".

MALMENATO. Per difendere due amiche che avevano invitato un gruppetto di giovani a non imbrattare i muri, è stato malmenato con calci, pugni e ginocchiate, ed è finito all'ospedale Sant'Orsola di Bologna con un dente rotto e ferite al labbro, per otto giorni di prognosi. L'aggressione è avvenuta in via Belmeloro, nella zona universitaria del capoluogo emiliano, nella notte tra mercoledì e giovedì, verso le 2. Vittima del pestaggio è un giovane di circa 30 anni. Sull'episodio hanno avviato indagini i carabinieri.

Da quello che si è ricostruito il giovane stava camminando con due ragazze in via Belmeloro, quando hanno visto un gruppetto di quattro persone, due ragazzi e due ragazze, e in particolare uno di loro che con una bomboletta scriveva sui muri di diversi palazzi, da poco ripuliti. Slogan come 'muro pulito popolo muto', 'grazie per i fogli bianchi', 'ad ogni sfratto una barricata', 'morte alle spie', 'Digos Bologna reparto Uno Bianca'.

Le due giovani lo hanno invitato a smettere, lui si è avvicinato a loro in modo aggressivo e le ha offese. Il trentenne quindi è intervenuto in loro difesa, ma il 'writer' (zainetto, giacca scura e cappuccio) lo ha spintonato e gli ha strappato il cellulare con cui stava per chiamare le forze dell'ordine e lo ha gettato in terra. Quando la vittima ha tentato di riprendere il telefono, sono spuntate altre tre persone che lo hanno pesantemente picchiato. Di questi non è stato in grado di dare una descrizione. Sono state comunque acquisite le immagini delle telecamere della zona.

"Laddove dicono 'Digos Bologna-Uno Bianca' non sanno di cosa scrivono", ha commentato il procuratore aggiunto e portavoce della Procura, Valter Giovannini. "Sono solo dei delinquenti comuni - ha aggiunto - autori di un'aggressione vigliacca e gravissima perché diretta non solo verso la vittima ma verso il senso civico di Bologna".

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