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Cronaca

Fra gli arruolati Isis anche un bolognese. Lega Nord: "Nel ventre di Bologna e' cresciuto un terrorista"

La notizia emerge dalla relazione presentata ieri in Parlamento dal ministro dell'Interno Angelino Alfano e rilanciata con toni allarmati dal capogruppo della Lega nord in Regione

Dei quattro italiani partiti per arruolarsi tra i combattenti dell'Isis, ci sarebbe anche un bolognese: Giampiero F., nato in Calabria ma cresciuto sotto le Due Torri. E' quanto emerge dalla relazione presentata ieri in Parlamento dal ministro dell'Interno, Angelino Alfano, e che ha rilanciato ieri, con toni allarmati, il capogruppo della Lega nord in Regione, Alan Fabbri.

"Nel ventre molle di Bologna e' cresciuto un terrorista", afferma il leghista, che cita anche la vicenda di un ragazzo di Modena, convertito all'Islam, che di recente "ha lanciato su Facebook una fatwa contro i fotografi. Se neanche di fronte a questo le istituzioni si sveglieranno, saranno complici dei tagliagole - attacca Fabbri - contro l'Islam radicale serve il pugno di ferro della Thatcher".

Il leader del Carroccio chiede quindi al presidente della Regione, Stefano Bonaccini, di "adottare le contromisure piu' radicali per estirpare il rischio terroristico in Regione", a partire dallo "stop a moschee e luoghi di culto islamici, controlli ferrei in quelli esistenti, abolire ogni finanziamento o convenzione concessi ad associazioni culturali islamiche e proteggere le nostre citta' dal rischio colonizzazione. L'Europa sta vivendo il suo 11 settembre. La costruzione di solidi anticorpi deve coinvolgere anche gli enti locali e passa attraverso la ferrea difesa della nostra identita'". Per Fabbri, dunque, "contro questa gente serve la 'politica del cricchetto' della Thatcher: non arretrare di un millimetro nella difesa della nostra identita'".

Invece, punta il dito il leghista, "negli anni il Pd e la sinistra tutta sono caduti in pericolose concessioni, mostrando il fianco al proliferare di estremismi, anche nella nostra regione. Oggi le scelte dissennate di questa politica mostrano il conto, che rischia di essere salatissimo".

(Fonte Dire)

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