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Venerdì, 19 Aprile 2024
Cronaca

Auto modificate e linguaggio criptato, così la cocaina arrivava dall'Albania: 15 arresti

Maxi blitz della squadra mobile della questura di Bologna. La cocaina era destinata alle piazze dell'Emilia Romagna e della Toscana

Blitz anticrimine della squadra mobile della questura di Bologna: dalla prime ore di questa mattina sono in corso di esecuzione 15 ordinanze di custodia cautelare - per lo più tra Bologna e San Pietro in Casale - emesse dal gip. Dr. Pecorella su richiesta del Sost. Proc. Dr. Roberto Ceroni della DDA di Bologna.

Nel mirino degli investigatori il mercato della cocaina. A tirare le fila del traffico illecito sarebbe stata una associazione a delinquere costituita da cittadini albanesi. Gli indagati sono accusati di associazione a delinquere finalizzata al traffico internazionale di stupefacente. La droga, importata dal Belgio e Albania, veniva distribuita in Emilia Romagna e Toscana, soprattutto tra le piazze di Vicenza, Genova, Rimini, Prato e Empoli.  

Sono circa  150 sono gli uomini e le donne della Polizia di Stato che dalle prime ore dell’alba impegnati nell’esecuzione dei provvedimenti restrittivi e di diverse perquisizioni in alcune Città del nord Italia.

Arresti della polizia di Bologna per traffico internazionale di droga: messaggi cifrati e auto truccate per i corrieri

L’operazione, denominata “Casper”, condotta dagli investigatori della Sezione Antidroga della Squadra Mobile di Bologna e coordinata dalla Direzione Centrale Antidroga e dal servizio centrale operativo della Polizia di Stato, ha consentito di ricostruire le rotte dell'ingente giro dio spaccio a cura di trafficanti che - riportano gli investigatori - prestavano attenzione nei minimi dettagli all’importazione dello stupefacente che veniva trasportato attraverso  corrieri  a bordo di autovetture modificate.

Traffico internazionale di cocaina, San Pietro in Casale era la "base" | VIDEO

Collaudato e particolare - fanno sapere ancora gli agenti - il modo di comunicare tra i vari anelli della catena di distribuzione della droga che utilizzavano un linguaggio criptato che gli investigatori della Polizia di Stato sono riusciti nel corso dell’indagine  a decodificare . Gli appuntamenti venivano fissati nel corso di incontri, poche e veloci erano le comunicazioni per telefono.

Il centro logistico dello smercio era San Pietro in Casale, luogo di domicilio di chi tirava le fila del traffico

Al palo trafficanti di cocaina con base a San Pietro in Casale

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