Rami e alberi caduti dopo la nevicata, ora chi paga? I cittadini
Il Comune è sì intervenuto per sgomberare le strade, "anche quando era palese che gli alberi caduti arrivavano da proprietà private". Ma ora presenterà il contro ai proprietari. Loro, ricorda l'assessore all'ambiente - sono anche responsabili di eventuali incidenti e danni cagionati a terzi
Rami e alberi caduti per la nevicata di un mese fa sono stati tolti di mezzo dalle squadre del Comune di Bologna per l'incolumità delle persone e per evitare la chiusura delle strade. Ma ora Palazzo D'Accursio si rivarrà sui proprietari privati delle piante crollate al suolo. Ad annunciarlo è l'assessore all'Ambiente del Comune, Patrizia Gabellini, rispondendo in Consiglio comunale all'interpellanza di Daniele Carella (Fi), che chiedeva in particolare quale fosse la situazione sui colli dopo la nevicata del 6 febbraio.
Gabellini ricorda che "sin dalle prime ore" il Comune è' intervenuto per togliere alberi e rami caduti, "perchè bisognava non lasciare chiuse delle strade, liberando le carreggiate anche quando era palese che gli alberi caduti arrivavano da proprietà private. Ritengo che sia stata giusta la scelta di fare gran parte del lavoro- aggiunge l'assessore- però questi interventi sono stati poi tracciati e quindi il passaggio successivo è stato quello di richiedere alla Polizia municipale di rintracciare i proprietari, perchè ovviamente i costi che sono stati e saranno sostenuti presuppongono una rivalsa".
Quindi - spiega ancora Gabellini - "occorre avere con precisione il nome dei proprietari. Ci sono due casi, se si interviene perché è indispensabile per l'incolumità pubblica e per l'accessibilità, si fa e poi ci si rivale. Quando invece non ci sia questo c'è un'ingiunzione."
Intanto sui colli, in particolare, la Polizia municipale ha fatto ieri un sopralluogo in alcune strade, tra cui via di Casaglia, via di Gaibola e via Paleotto, "perchè lì siamo frontisti con i nostri parchi e giardini, perciò dobbiamo capire se quello che è caduto è nostro oppure no". Del resto, sottolinea Gabellini, "nel caso di danneggiamenti provocati da alberi di proprietà privata, la richiesta di risarcimento danni va promossa verso i proprietari degli stessi. Ed è tutto il lavoro che si sta facendo, per capire di chi sono le piante".
INCIDENTI, COME POSSONO TUTELARSI I CITTADINI. Nel caso in cui dovesse avvenire un qualsiasi incidente - per gli arbusti crollati - a chi devono rivolgersi i cittadini per ottenere difese e tutela al fine di vedersi riconoscere i risarcimenti? E ' la domanda del consigliere Carella all'assessore all'ambiente, che ha fatto specificato: "In questo caso valgono gli articoli del Codice Civile (2043 e 2051) per effetto dei quali ognuno è responsabile dei danni cagionati dai beni che ha in custodia. Quindi è molto importante l'avere costruito una banca dati che individua di chi sono quelle piante".
Per cui, nel caso di danneggiamenti provocati da alberi di proprietà privata, la richiesta di risarcimento danni va fatta ai proprietari degli stessi.
STANDARD PROCEDURALE. Il Comune fa sapere di essere al lavoro su un piano di adattamento climatico, per avere procedure standard e non farsi trovare impreparati difronte alle emergenze. In particolare per la collina, e per questi tipi di fenomeni che hanno una genesia atmosferica o idrogeologica, a marzo c'è stata una plenaria di tutti i soggetti interessati che hanno messo a punto un protocollo, una procedura che non è stata però ancora adottata ma che è quasi arrivata alla fine.In pratica - dice Gabellini - "bisogna sapere chi fa che cosa, per mettersi in catena perché se non è solo dispendio di energia e di efficacia discutibile."