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Giovedì, 18 Aprile 2024
Cronaca

Interviste, due chiacchiere con un bolognese “doc”: Alberto Tomba

Il campione ci parla della sua Bologna, fatta di "problemi logistici, ma anche quell'atmosfera amichevole che ti avvolge". Poi affronta la vicenda dei calciatori rossoblù finiti al centro della cronaca e lancia idee per rivalutare lo sport cittadino

Per vacanze sicure informateVI ed informateCI: parola di Alberto Tomba, nuovo testimonial della campagna di spot 2011 promossi dalla Farnesina. E l’immagine del campione emiliano appare lontana da quella dello “sciupafemmine” di qualche anno fa. E’ un uomo diverso oggi Tomba, lontano dai riflettori e dalla mondanità, è incentrato su di sé e i tanti progetti per il futuro. Lo sport, comunque, quello rimane ancora al centro della sua realtà. E proprio del panorama sportivo locale lo sciatore ci ha parlato: dalla bufera che ha coinvolto Beppe Signori al centro dell’inchiesta sul calcioscommesse allo scandalo dei pass invalidi che ha implicato tanti calciatori rossoblù. Ma Alberto parla anche di come la città dovrebbe riportare agli antichi splendori le maggiori realtà agonistiche di un tempo e di quanto sia bello ritrovarsi a passeggiare all’ombra delle Due Torri per chi, come lui, spesso è in giro per il mondo.

Reduce dallo spot del Ministero, come ha vissuto questa esperienza?
E’ stato molto interessante. Soprattutto mi fa piacere essere utile ad un progetto che intende salvaguardare gli Italiani che viaggiano all’estero. Ho sempre viaggiato tantissimo, anche dopo il mio ritiro, e so perfettamente quali inconvenienti posso accadere quando ci si allontana da casa e dai propri punti di riferimento quotidiani. All’estero si è soli e a volte, purtroppo, accadono cose spiacevoli anche in luoghi che non sono considerati pericolosi. Guarda la recente tragedia di Oslo…

Quali i progetti attuali e quelli futuri? Un sogno nel cassetto?
Progetti tanti, dopo il ritiro ho continuato a collaborare con il mondo della neve, attraverso manifestazioni sciistiche, partnership con i Comitati Olimpici di tutto il mondo, sponsor e sostenitori che amano lo sport e che come me desiderano divulgarne i valori quanto più possibile. Più che sogni nel cassetto ho tanti progetti che intendo realizzare, perché fermo non riesco proprio a starci…

Noi un quotidiano bolognese… Alberto da bolognese doc, come vede e vive oggi la sua città? Come si è trasformata nel tempo e come la vorrebbe nel futuro?
Bologna è una bellissima città. Io non riesco a frequentarla molto, perché tra un viaggio e l’altro quando sono a casa sono sempre piuttosto impegnato, ma quando mi faccio un giro in centro, con i portici che sono sempre affollati, o attraverso il crescentone, beh sono proprio orgoglioso di essere un bolognese. Certo ha i suoi problemi logistici, come ogni città, ma spero che non si perda mai quell’atmosfera amichevole che ti accoglie ogni volta che arrivi a Bologna.

A Bologna sportivi nella bufera. Prima i calciatori coinvolti nella vicenda dei pass invalidi rilasciati indebitamente. Poi Beppe Signori al centro dello scandalo Calcioscommesse. Tomba, da sportivo cosa ne pensa. Lo sport mantiene ancora alla sua base i valori di una volta?
I valori dello sport sono sempre gli stessi e se si seguissero alla lettera ci sarebbe maggiore correttezza e rispetto tra la gente. Io sono abituato a non giudicare fino a che una vicenda non si chiude, perché chiacchiere e polemiche suonano come una condanna anzitempo, e poi casomai si arriva ad un’assoluzione piena che si è pagata con la salute e con l’onore.
Ma se queste persone sono colpevoli sarà giusto che paghino, come chiunque, perché qui non si tratta di valori sportivi, ma di uomini che hanno, se hanno, sbagliato.     

Il panorama sportivo bolognese andrebbe incentivato maggiormente? Da campione ed esperto, quali le sue proposte?
Il primo passo sarebbe quello di riportare le squadre di calcio e basket ai successi di un tempo, perché facevano da traino ad un movimento sportivo bolognese che non aveva eguali. Sarebbe interessante anche coinvolgere le scuole, organizzando vere e proprie giornate a contatto con atleti di discipline diverse, o portandoli ad assistere gare e partite anche di sport cosiddetti minori. E poi tanti micro-eventi sportivi di talent-scouting, supportati da sponsor istituzionali ma anche da privati. Tornei di calcio, ma anche di tennis, di golf, di atletica, gare di nuoto, baseball e tutto lo sport possibile. Il fine sarebbe non solo quello di scoprire nuovi talenti e aiutarli nella crescita sportiva, ma anche dare la possibilità a tanti giovani atleti di praticare, di partecipare, di divertirsi nel nome dei valori sportivi, che sono una vera scuola di vita.
 

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