rotate-mobile
Giovedì, 28 Marzo 2024
Cronaca Zona Universitaria / Via Giuseppe Petroni

Lotta all'alcol, nuova ordinanza per i locali del centro: 'coprifuoco' dalle 21

Chiusura degli alimentari e dei laboratori artigianali dalle 21 alle 7, dal 16 giugno al 15 ottobre. Confesercenti: 'Non ci opporremo ora però controlli per farla rispettare'. Insoddisfatto Sisti: "non risolve il problema della gente che non dorme". Il prefetto invece plaude

Estate alle porte e arriva anche la stretta all'alcol nel centro città. Il Comune, infatti, ha preparato una nuova ordinanza che impone la chiusura degli alimentari e dei laboratori artigianali (pizzerie da asporto, gelaterie e ''kebabbari'') dalle 21 alle 7 per il periodo che va dal 16 giugno al 15 ottobre. La zona interessata non si limita al sola piazza Verdi, ma ricomprende diverse strade limitrofe, da quelle del Ghetto, fino a via Irnerio da un lato e via San Vitale dall''altro. Potranno ottenere deroghe solo quei negozi che rinunceranno alla vendita di alcolici per tutto l'orario di apertura. Il provvedimento è stato presentato ieri alla stampa dal sindaco Virginio Merola al termine della seduta del Comitato provinciale per l'Ordine e la sicurezza pubblica.

La lista delle strade interessate dal provvedimento è lunga: vie Capo di Lucca, del Borgo di San Pietro, Mascarella, Centotrecento, Bertoloni, G.B. De Rolandis, piazza di Porta San Donato, Irnerio, piazza Puntoni, Belle Arti, del Guasto, Castagnoli, delle Moline, Mentana, de'' Facchini, Marsala, Canonica, largo Respighi, Valdonica, del Carro, dell''Inferno, de' Giudei, vicolo Mandria, Tubertini, San Giobbe, San Simone, piazza San Martino, piazzetta Marco Biagi, piazza Rossini, Zamboni, mura Anteo Zamboni, San Giacomo, F.Selmi, Belmerolo, Vinazzetti, Croce, San Leonardo, Sant'Apollonia, dell'Unione, Acri, largo Trombetti, Vinazzetti, dei Bibiena, piazza Verdi, San Vitale. Le regole valgono anche per via Petroni, per cui nel periodo dal 16 giugno al 15 ottobre viene sospesa la precedente ordinanza che imponeva la chiusura dalle 22 alle 6 per i negozi di vicinato e dalle 23 alle 6 per i laboratori artigianali. In questo caso solo chi non ha alcolici nel suo esercizio puo'' chiudere all''una di notte. Questa, ci tiene a precisare Merola, "non è una campagna antiproibizionista, a me preoccupa l'abuso di alcol". Una piaga sanitaria, insiste il sindaco, soprattutto quando sono coinvolti i minori. L''estate nella cittadella universitaria, pero', non sarà fatta solo di divieti. Numerose le iniziative che animeranno piazza Verdi (molte in collaborazione con il Teatro Comunale), piazza Scaravilli e il giardino del Guasto. Tutte, assicurano da Palazzo d'Accursio, a basso impatto acustico e concordate coi residenti.

Via Petroni, l'ordinanza-coprifuoco

"A questa ordinanza non ci opporremo: è un primo passo avanti, ora però altri devono seguirne a partire dai controlli per farla rispettare; senza impegno sui controlli e senza la presenza di chi li esercita questa ordinanza non serve a nulla". A dirlo è Massimo Zucchini, presidente di Confesercenti Bologna, commentando il giro di vite anti-alcol. "Quella annunciata oggi è una ordinanza contingibile ed urgente, a differenza di quella su via Petroni che continuiamo a contestare, e dunque corretta sul piano del metodo; inoltre, questa nuova ordinanza aiuta a chiarire la differenza tra somministrazione e vendita: tante bottiglie escono da esercizi commerciali di un certo tipo, mentre per noi il consumo dell''alcol deve avvenire all''interno dei locali", dice Zucchini. Già, ma un alcolico in bottiglia lo si può comunque continuare a comprare prima delle 21 e andarlo a consumare nella ''zona rossa'' interdetta alle vendite. Da questo punto di vista, "effettivamente non cambia nulla...", riconosce Zucchini che poi aggiunge che sarebbe stato meglio emanare un provvedimento che valesse su tutta la città. Evidentemente, prosegue il presidente di Confesercenti, "si è scelto di intervenire su una zona ben specifica dove il problema è più forte, soprattutto in tarda serata; e dove peraltro riscontriamo anche il problema della vendita abusiva. Questo ci riporta al tema dell'esigenza dei controlli. Teoricamente- osserva Zucchini- anche fermarsi a bere alcol per terra va contro l''ordinanza antibivacco...".
Per Confesercenti sarebbe stato utile prevedere misure che più mirate a contrastare in generale la diffusione in strada di alcolici in bottiglie di vetro. Ad ogni modo quanto annunciato oggi "aiuta a chiarire alcuni temi e risponde ad una intenzione giusta; ora servono i controlli" per evitare che l'ordinanza si limiti all'annuncio, conclude Zucchini.

Nel frattempo si fanno i primi bilanci sul nuovo dispositivo in vigore in piazza Verdi che prevede l'impiego di ''pattuglie mobili'', spesso in borghese. "I presidi fissi- commenta il prefetto Ennio Mario Sodano- non erano così efficaci come pensavamo e anzi alle volte rischiavano di diventare una criticità". Il report completo arriverà a fine estate, ma già ora i primi dati sono incoraggianti, aggiunge: arresti aumentati del 20%, e denunce del 10%.

L'ordinanza anti-alcol "non risolve il problema della gente che non dorme; si doveva invece estendere l'ordinanza di chiusura all'1 di tutti i locali come peraltro più volte promesso da Merola". Giuseppe Sisti, leader dell'associazione via Petroni e dintorni, commenta così l'annuncio del nuovo provvedimento. Chi non dorme e non vive in pace in casa propria subisce l'attività di pubblici esercizi, con dehors, aperti fino alle 2 o alle 3 e mezzo di notte", afferma Sisti. Dunque, lo stop alle 21 va bene "se si vuole chiudere gli occhi e dare contenetino", ma "il problema va affrontato in altro modo e Merola lo sa bene perchè riceve rapporti e analisi su come è davvero la situazione" in zona universitaria. Dunque, sarebbe "ora che si prendesse la cosa per il verso giusto, non in questo modo", aggiunge Sisti. Per ottenere ragione, i residenti stanno "imbastendo la causa al Comune con la richiesta danni" per le notti insonni: stanno raccogliendo perizie mediche e psichiatriche; sono in 25 che avvieranno il contenzioso legale, "non tanti perchè è un'iniziativa che costa...". Ma la determinazione è massima: "Siamo pronti ad andare fino alla Corte europea; viviamo con 75 decibel nelle orecchie ogni notte, è intollerabile: Merola lo sa e ha il dovere di intervenire", conclude Sisti.

C'è poi il lavoro dei vigili: quattro arresti (contro uno nel 2013), 10 sanzioni per minzioni in luogo pubblico (erano tre), 154 multe per violazione del regolamento di Polizia urbana (129), 41 sequestri di merci (19), e soprattutto l''impressionante numero di 1.053 bottiglie sequestrate per vendita abusiva di alcol (152). Curiosamente, invece, calano le sanzioni per il mancato rispetto dell'ordinanza sugli orari di via Petroni: da 118 a 167. In tutto, tra Arma, Polizia e Guardia di finanza, sono stati impegnati 614 pattuglie e 1.586 uomini per un totale di 1.416 interventi. A questi vanno aggiunti le 320 pattuglie e i 960 uomini della Polizia municipale.

(Fonte agenzia Dire)

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Lotta all'alcol, nuova ordinanza per i locali del centro: 'coprifuoco' dalle 21

BolognaToday è in caricamento