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Giovedì, 28 Marzo 2024
Cronaca San Donato / Via Ferruccio Benini

Bimbo morto casa Acer: archiviazione per sindaco e dirigenti

Alessandro morì dissanguato a otto anni dopo essersi ferito, il 5 agosto del 2016, con il vetro della portafinestra

C'è un'archiviazione per il sindaco di Bologna Virginio Merola e gli ex presidenti di Acer e Acer promos per la vicenda di Alessandro morto dissanguato a otto anni dopo essersi ferito, il 5 agosto del 2016, con il vetro della portafinestra di casa dove abitava, in via Benini.

Alessandro do Rosario si trovava in casa insieme al nipotino di tre anni e quando la portafinestra accidentalmente si chiuse (forse per il vento), facendo così restare il piccolo da solo in balcone, lui ci si scagliò contro per cercare di aprire e liberarlo. L'archiviazione (per tutti gli indagati) è stata disposta dal gip su richiesta del pm Antonello Gustapane.

Una precedente richiesta di archiviazione era stata respinta dal gip Gianluca Petragnani Gelosi con l'ordine di eseguire verifiche tecniche e chiedendo di discutere in udienza la perizia che era stata fatta sulla finestra in incidente probatorio. Poi una nuova richiesta di archiviazione da parte della Procura. L'avvocato Guido Magnisi, che difendeva Acer, parla di un "provvedimento molto ben motivato e articolato, che non ravvisa alcun elemento di responsabilità per tutte le posizioni". Il legale spiega che l'esito odierno porta "grande soddisfazione dal punto di vista giuridico, accompagnato da un grande dolore sul piano umano per la tragica morte di un bambino". Infine aggiunge: "Il quadro che emerge dal provvedimento è tranquilizzante: non c'è responsabilità di nessuno". 

L'apertura delle ante della porta finestra, secondo la ricostruzione riportata nel procedimento di archiviazione, era resa difficoltose dall'usura dell'ingranaggio (cremagliera), quindi non poteva essere bloccata nella parte alta poichè il "tombino" risultava ostruito, probabilmente da pulviscolo, mentre le cerniere delle ante non presentavano cedimenti. Le eventuali sostituzioni quindi non rientravano dei compiti dell'Acer, ma dell'affittuario, come da contratto per le manutenzioni ordinarie. 

Anche a carico della madre e della sorella del piccolo la Procura aveva aperto un fascicolo per "abbandono di persone minori o incapaci" (art. 591 c.p.), mentre per il responsabile Area manutenzione di Acer si era proceduto per omicidio colposo (art. 589 c.p.).
 

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