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Cronaca

Morte di Alice Gruppioni, la famiglia denuncia la città di Los Angeles

L.A. potrebbe essere co-responsabile: 'E' inaccettabile che le automo possano arrivare sin lì" secondo Gregory Bentley, legale dei Gruppioni. Nell'azienda di famiglia, presto una nuova linea di radiatori che porterà il suo nome

La famiglia di Alice Gruppioni, la sposina in luna di miele uccisa sul lungomare di Venice in agosto, ritiene che la città di Los Angeles possa essere in parte responsabile per la sua morte e intende procedere con una denuncia.

Mentre visitava la località balnerare con il marito Christian Casadei, la giovane donna morì per il trauma riportato quando venne investita da una Dodge Avenger guidata da Nathan Louis Campbell, 38 anni. Altre sedici persone rimasero ferite. Lo riferisce il Los Angeles Daily News.

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L'ASSASSINO. Campbell sta affrontando il processo per omicidio e aggressione: mentre il suo avvocato ha definito l'episodio "un tragico incidente", i pubblici ministeri sostengono che abbia diretto l'auto sulla passerella, con l'intenzione di ferire quante più persone possibili. Su Campbell, infatti, pendono ben 17 capi di accusa, compresa l'omissione di soccorso.

Quello presentato dalla famiglia di Gruppioni sarà un code Section 910, che corrisponde a una richiesta di risarcimento a un'istituzione, solitamente il primo passo verso una causa civile contro la città. Una volta depositata, Los Angeles ha 45 giorni di tempo e, in caso di risposta negativa, la famiglia potrà procedere con una querela .

"Quello che sappiamo è Venice Beach Boardwalk è una attrazione turistica a livello mondiale ed è inaccettabile che le automobili possano arrivare sin lì" aveva dichiarato Gregory Bentley, l'avvocato dei Gruppioni, al Daily News in un'intervista novembre. Bentley è alla ricerca di documentazione su altri episodi in cui le auto sono entrate illegalmente sul lungomare.

Nelle settimane dopo l'incidente, il Consigliere Comunale Mike Bonin aveva disposto uno studio degli ingressi, sono state installate delle barriere temporanee, ma non è stata presa una decisione definitiva per bloccare definitivamente i punti di accesso.

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RICAVI SIRA GROUP: FRUTTO DEL LAVORO DI ALICE. L'azienda specializzata nella produzione di radiatori per il riscaldamento, con sede a Pianoro e guidata dalla famiglia Gruppioni, ha registrato un +22% di ricavi nel 2013 (fonte Il Sole 24 ore). Questo bel risultato in tempi di crisi è anche frutto del lavoro di Alice: "Ha dedicato tutta la sua giovane vita alla nostra azienda - riferisce il padre Valerio - e il suo sogno era vederla crescere ogni giorno di più. Noi abbiamo continuato e continueremo ad andare avanti affinché il suo sogno si realizzi e, nello stabilimento di Pianoro, produrremo una nuova linea di radiatori che porterà il suo nome".

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