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Cronaca Pianoro

Alice Gruppioni, lacrime e rabbia alla Camera ardente. La zia: 'Ora vogliamo giustizia'

In una bara dorata Alice in attesa dell'ultimo viaggio. Oggi il giorno dell'addio, del dolore e dello sfogo. Parlano i familiari: 'Il marito di Alice si chiede continuamente perché non sia toccato a lui'

Oggi il giorno dell'addio ad Alice Gruppioni, la neosposina bolognese uccisa in viaggio di nozze da un pirata della strada. Pianoro, Bologna e non solo piangono per la tragedia che ha investito una giovane donna, solare e pina di vita. Dolore e tristezza per la sua vita, spazzata via per un gesto folle, per i cari che restano e il vuoto incolmabile nelle loro vite.

<<FUNERALI: PIANORO PIANGE LA SUA 'FARFALLA'>>

Oggi il giorno della preghiera, della tristezza e anche della rabbia. Quella dei familiari in primis. "Mi aspettavo di riaverla indietro. Ma visto che non è così, vogliamo giustizia''. Così Katia Gruppioni, alla camera ardente della nipote Alice. La sorella del padre della ragazza, Valerio (patron di Sira Group ed ex dirigente del Bologna calcio), è tornata ieri dalla California con l'aereo che portava il feretro. ''E' inspiegabile - si sfoga la parente - che una figlia parta per il viaggio di nozze e non poterla riabbracciare più''. Il marito di Alice, Christian, ha aggiunto, ''probabilmente si chiede continuamente perché non sia toccato a lui''.

Alice: la camera ardente in Sira Group

Nel frattempo dalla California (luogo della tragedia), l'uomo che ha investito Alice gettandosi a tutta velocità con la propria auto tra la folla sul lungomare di Venice Beach (video), continua pure a professare la sua innocenza. L'uomo, Nathan Campbell, è rinchiuso in carcere con l'accusa di omicidio. 

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