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Venerdì, 19 Aprile 2024
Cronaca

Allergie pediatriche, Castaldini: "A Bologna liste bloccate dal 2020, 200 bambini in attesa"

Al centro regionale di Bologna mancherebbero i medici: "In molti si sono rivolti a centri di altre regioni"

Sarebbero più di 200 i bambini in attesa di sottoporsi alla desensibilizzazione per le allergie gravi dato che le liste sarebbero bloccate dal 2020. Lo sottolinea la capogruppo di Forza Italia in Regione, Valentina Castaldini che ha ricevuto la segnalazione, spiega in una nota, di AsmAllergie Bimbi, che a Bologna riunisce famiglie di bambini con gravi allergie: "In molti si sono rivolti a centri pubblici di altre regioni" riferisce la capogruppo che ha interrogato l'assessorato alla Salute.

"Le allergie sono le più frequenti malattie croniche nei bambini, consistono in una risposta anomala del sistema immunitario spesso successiva al contatto con una sostanza esterna, normalmente innocua, sulla stampa fin troppo frequentemente si leggono di storie tragiche si shock anafilattici con epiloghi infausti, solitamente di giovanissimi - spiega Castaldini - La corretta presa in carico dei pazienti con queste patologie richiede un'alta specializzazione in quanto comprende manovre sanitarie complesse che necessitano personale esperto".

La stessa Regione dal 2019 offre un percorso integrato e ha deciso di stabilire il centro di riferimento regionale della Rete di Allergologia e Malattie Respiratorie Infantili dell’Emilia- Romagna all’ospedale S. Orsola di Bologna: "Non tutto però ha funzionato come immaginato, sia perché al centro regionale di Bologna si trattano anche le patologie lievi, gli accessi al pronto soccorso e tutta l’attività ordinaria, sia per mancanza di personale passato da 3 medici del 2020 a solamente uno nel 2023".

Ora, il servizio sarebbe sospeso dal 2020: "L’assessore ha promesso un focus su questo centro per poter assumere nuovo personale e implementare la funzionalità del centro di riferimento. Una promessa che accolgo con favore ma che verificherò con costanza - avverte la consigliera azzurra - Inoltre, ho presentato una richiesta di audizione in commissione sanità, alla quale invitare aziende sanitarie, università e associazioni, per individuare, insieme a chi ha a che fare quotidianamente con le allergie pediatriche, le azioni sanitarie, ma anche educative e divulgative, che la Regione può impegnarsi a fare nel prossimo periodo".

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