Troppi incendi e niente pioggia: proclamato “lo stato di grave pericolosità”
Lo stato di grave pericolosità potrà essere prorogato se le condizioni climatiche e le previsioni lo richiederanno
Vietato accendere fuochi o utilizzare attrezzature come i barbecue. Proibita la pulizia di pascoli e terreni con abbruciamenti di residui vegetali e stoppie. E' quanto ha diposto l'Agenzia regionale per la sicurezza territoriale e la protezione civile, d’intesa con la Direzione regionale dei Vigili del Fuoco e il Comando Regione Carabinieri Forestale, dal 5 al 18 luglio, proclamando “lo stato di grave pericolosità” per il rischio di incendi boschivi. Lo stato di grave pericolosità potrà essere prorogato se le condizioni climatiche e le previsioni lo richiederanno.
Solo negli ultimi sette giorni sono stati registrati 68 incendi, alcuni superiori all’ettaro, con interventi dell’elicottero (in provincia di Bologna) e dei Canadair (in provincia di Rimini).
Inasprite anche le sanzioni
Chi viola le prescrizioni o adotta comportamenti pericolosi può subire sanzioni fino a 10.000 euro. Sotto il profilo penale, è prevista la reclusione da 4 a 10 anni, se l’incendio è doloso (provocato volontariamente); ma anche se l’atto è solo colposo (causato in maniera involontaria), per negligenza, imprudenza o imperizia, si può essere condannati a risarcire i danni.
Piogge scarse
Secondo le stime del comprensorio del canale emiliano romagnolo, dall'inizio dell'anno la quota di precipitazioni nel bacino toccato dall'opera idraulica Cer (ca. 300mila etari) sono di circa 170 mm, ovvero "la metà esatta della media pluriennale delle piogge del periodo. Quindi una pluviometria di almeno il 40% inferiore a quella di Haifa in Israele".