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Cronaca Vergato

Cani 'senza mercato' uccisi: allevamento di Vergato verso la chiusura

Droghe, manganelli, una fossa piena di carcasse, alla luce dopo un blitz nell'allevamento. Mentre c'è chi si organizza per raccogliere firme vs il titolare, lui: "Mettono in discussione l'essenza stessa della professione di allevatore, sono mio malgrado costretto a cessare le attività"

Si chiama Basir ed è nato ad agosto del 2007 in quello che ormai viene definito "l'allevamento degli orrori". Quanto accadeva, ovvero l'uccisione di cani e la loro sepoltura in fosse comuni, è stato scoperto dalla trasmissione  'Striscia la notizia', che ha mandato in onda la puntata il 15 dicembre. L'inviato Edoardo Stoppa e la troupe di Canale 5 hanno fatto un vero e proprio blitz (VIDEO) scoprendo un cane appena ucciso dal veterinario, trovando così riscontro alle segnalazioni di alcuni residenti.

BASIR. "Ci hanno venduto un cane malato", dice a Bologna Today un lettore della zona "ma non lo abbandonerò mai, ormai è il nostro cagnone". Basir è un Corso che soffre di atopia, è predisposto cioè a contrarre affezioni di ogni tipo, da quelle cutanee, a febbre e raffreddamenti. Quando la famiglia si recò nell'allevamento, glielo mostrarono insieme a quella che dicevano essere la madre, ma Basir era troppo distaccato, tutti particolari che il nostro lettore ricostruì in un secondo momento, quando le voci iniziarono a circolare. "Lo pagammo 900 euro, ci dissero anche che era un Corso italiano, ma nel pedigree leggemmo che proveniva dalla Croazia".
Presto scoprirono anche che era ammalato: "Io e mia moglie notammo che si grattava spesso e quando aveva circa 7 mesi lo portammo dal nostro veterinario che gli diagnosticò l'atopia, una patologia che si sarebbe potuta scoprire sin da cucciolo con un semplice prelievo di sangue. Un giorno tornammo a casa e rimanemmo esterrefatti: si era grattato talmente tanto contro un muro della casa da arrivare a togliersi la pelle, così lo facemmo visitare da una veterinaria di Vergato che ringraziamo tantissimo e che in qualche modo ci risolse il problema".
Ora Basir è un cagnone di 45 chili: "Si vede che non è sano, ma è allegro e felice", viene curato e i medicinali costano ai suoi padroni 350 euro al mese. "Mi hanno addirittura telefonato qualche tempo fa per chiedermi di far coprire (accoppiare) le femmine dell'allevamento, mi sono rifiutato e ho risposto che erano davvero incoscienti a rischiare di far nascere altri cani malati. Spero che altri amanti degli animali si facciano avanti, si potrebbero raccogliere delle firme, fare una denuncia, non per soldi, ma per i poveri animali".

FORESTALE. La troupe di 'Striscia la notizia' ha avvertito immediatamente il Corpo Forestale che ha effettuato le prime ricerfb-2che: "Abbiamo fatto arrivare una pala meccanica che ha iniziato a scavare, trovando le fosse con le carcasse" confermano a Bologna Today. Perchè i cani venivano uccisi? "Non avevano più mercato, non potevano più riprodursi e non conveniva venderli a basso costo, così è stato praticato il Tanax". Nello stabile, oltre al Tanax, sono state rinvenute anche dosi di cocaina e alcuni manganelli. Tutto riportato nel rapporto della Forestale. Il reato in questi casi è il 544bis del Codice Penale - Uccisione di Animali: chiunque, per crudeltà o senza necessità, cagiona la morte di un animale è punito con la reclusione da tre mesi a diciotto mesi.

PROTEZIONE ANIMALI. Ovviamente si è mosso anche l'ENPA: "A seguito del servizio di Striscia la Notizia in cui si parla di gravissimi e sconcertanti uccisioni di cani in un allevamento di Vergato (Bologna) - scrivono in una nota - l'Ente Nazionale Protezione Animali ha dato mandato al proprio ufficio legale di presentare un esposto alla Procura della Repubblica e di porre in essere tutte le iniziative necessarie, compreso il sequestro di tutti cani, per tutelare gli animali dell'allevamento ma anche per fare definitiva chiarezza su una vicenda che sembra lasciare pochi margini di dubbio. "Se i fatti documentati dal servizio di Striscia la Notizia venissero confermati - dichiara la Protezione Animali - ci troveremmo in presenza di una serie di reati ignobili e ripugnanti; di crimini orribili, compiuti con il coinvolgimento di chi invece di adempiere al proprio dovere avrebbe violato regole deontologiche e penali uccidendo arbitrariamente altri esseri senzienti. L'Enpa segue da vicino lo sviluppo delle indagini con la determinazione di far valere ogni eventuale responsabilità non soltanto in sede penale e civile ma anche professionale. Per questo, la Presidente Carla Rocchi ha chiesto un immediato intervento al Presidente dell'ordine dei medici veterinari di Bologna". Con l'occasione l'Enpa ribadisce l'invito a non acquistare animali ma ad adottarli presso canili e strutture di accoglienza.

PAGINA FACEBOOK ALLEVAMENTO. Tantissimi i messaggi di indignazione, anche molto "forti", dopo quanto venuto alla luce sull'allevamento. "Sono spiacente di dover comunicare che essendo venute meno le le condizioni economiche minime che mi consentivano l'esercizio della attività e preso atto delle recenti iniziative, anche giudiziarie, che mi hanno coinvolto e che mettono in discussione l'essenza stessa della professione di allevatore, sono mio malgrado costretto a cessare tutte le attività dell'allevamento", così si legge sulla pagina Facebook dell'allevamento, dove si specifica anche che "i cani sono a disposizione per essere regalati o per essere ceduti ad altri allevamenti di comprovata affidabilità dietro compenso da pattuirsi. I primi verranno ceduti senza pedigree in quanto non adibiti alla riproduzione. Altre linee di sangue verranno ceduti dietro compenso da stabilirsi da soggetto a soggetto".

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