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La stima

Sale a 7 miliardi la conta dei danni. La Regione: "Può superare il sisma"

La vice presidente Priolo torna a chiedere un decreto speciale e spinge per Bonaccini commissario straordinario. Ma il centrodestra si oppone

Sale a 7 miliardi la conta dei danni in regione dopo l’alluvione dei giorni scorsi, ma si tratta ancora di una stima parziale destinata a salire e che potrebbe alla fine eguagliare o addirittura superare i 12 miliardi del terremoto del 2012 in Emilia. "Se c'è questo rischio? Secondo me assolutamente sì", ha spiegato la vicepresidente della Regione Irene Priolo. “Con il terremoto le imprese agricole non sono state coinvolte, le infrastrutture, strade e ferrovie, praticamente non sono state coinvolte. Inoltre in questo caso ci sono più comuni interessati, e i danni riguardano anche fiumi e canali dei consorzi di bonifica".

Priolo "Serve un sostegno immediato ai cittadini"

Quindi bene i due miliardi stanziati ieri dal Governo, dice la vice presidente con delega alla Protezione Civile, ma sono "un primo passo fondamentale, che ricomprende soprattutto il mondo delle imprese. Noi però abbiamo bisogno di dare un sostegno immediato ai cittadini”. Per questo Priolo ribadisce la richiesta di un "decreto speciale, come quello per le Marche o quello per il terremoto" così da poter avere “provvedimenti rapidi dal punto di vista del risarcimento dei danni” e “una programmazione pluriennale" per la ricostruzione.

Il nodo commissario

Oltre al tema delle risorse c’è quello del commissario, che secondo Priolo deve essere il presidente della Regione Stefano Bonaccini. “È fondamentale – dice – per gestire al meglio l’emergenza. Sarebbe un errore non prevedere il presidente come commissario, perché tutte le Regioni lo hanno fatto. Lo hanno ribadito anche Totti e Zaia, quando ci sono le emergenze entra in capo il presidente della Regione". Il rischio, secondo la vice di Bonaccini, è che una figura esterna possa provocare un “allungamento inopportuno di una filiera che in questo momento richiede tempi rapidi e probabilmente anche snellimenti normativi che ci consentano di procedere come col terremoto".

Centrodestra all'attacco

Ma dai banchi del centrodestra in Assemblea legislativa arrivano solo critiche nei confronti del governatore e della Regione. Una nomina “irricevibile”, per il consigliere regionale della Lega Matteo Montevecchi. Bonaccini, sostiene il leghista, "non può ricevere questa 'promozione'. Sarebbe oltretutto sbagliato far gestire i soldi pubblici della ricostruzione a chi ha avuto precise responsabilità nella gestione del territorio in tutti questi anni". "Abbiamo forti perplessità per come è stata fatta la cura del territorio fino ad oggi", attacca invece la capogruppo di Fratelli d’Italia Marta Evangelisti. A smarcarsi è la consigliera regionale di Forza Italia Valentina Castaldini che non ha “la preoccupazione su chi sarà il commissario, anzi si può fare anche senza un commissario. Invece il decreto è necessario e lo farò presente a Roma".

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