Sono oltre 17mila laureati (esattamente 17.175) nel 2016, di cui il 64% ha terminato gli studi in corso. Bologna è sopra la media nazionale che è del 49%. Lo rivela il XIX Rapporto sul profilo e sulla condizione occupazionale dei laureati nelle università italiane di Almalaurea.

A cinque anni dalla laurea, invece, ha un lavoro "l'87% dei laureati magistrali del 2011, contro l'84% a livello nazionale, e il tasso di disoccupazione è pari all'8%".

La ricerca coinvolge 9.280 laureati di primo livello, 5.723 magistrali biennali, e 2.033 a ciclo unico, oltre ad alcuni laureati pre-riforma o del corso non riformato in Scienze della formazione primaria. Di questi, "il 42% (37% triennali, e 52% dei magistrali) proviene da fuori regione, contro il 22% a livello nazionale, e gli stranieri sono il 5,6% (il 4,6% tra i triennali e il 7,7% tra i magistrali), a fronte di una media nazionale del 3,5%. Il 65% dei laureati "è in possesso di un diploma liceale, mentre il 19% possiede un diploma tecnico", e l'età media alla laurea "è 25,5 anni, nello specifico 24,3 per i laureati di primo livello, e 26,8 per i magistrali biennali", si legge nella relazione. 

Sui dati incide anche il ritardo nell'iscrizione, visto che non tutti i diplomati si immatricolano subito dopo aver ottenuto il titolo di scuola superiore.

Il voto medio di laurea è 102,8 (99,7 per i laureati di primo livello, e 107,7 per i magistrali), e il 57% dei laureati ha svolto tirocini riconosciuti dal corso di studi, mentre il 69% ha lavorato durante gli studi. Il 15%, inoltre, ha compiuto "un'esperienza di studio all'estero, in primis Erasmus". Anche in questo caso, il dato di Bologna è superiore alla media nazionale, ferma all'11%. 

CORSI, DOCENTI E INFRASTRUTTURE. . L'86% dei laureati è soddisfatto del rapporto con il corpo docente, e l'83% ritiene il carico di studio adeguato alla durata del corso. Riguardo, invece, alle infrastrutture messe a disposizione dall'Ateneo, l'80% degli ex studenti "considera le aule adeguate, e l'89% si dichiara soddisfatto dell'esperienza universitaria nel suo complesso". Molti laureati, per l'esattezza il 73%, si iscriverebbero di nuovo allo stesso corso a Bologna, mentre il 14% "si iscriverebbe nuovamente allo stesso Ateneo, ma cambiando corso". Infine, il report di Almalaurea fa il punto sulla condizione occupazionale di 30.141 laureati. I dati "si concentrano sull'analisi delle performance dei laureati triennali e magistrali usciti nel 2015, e su quelle dei laureati magistrali usciti nel 2011 e coinvolti dopo cinque anni". Nel dettaglio, l'indagine "ha coinvolto 9.065 laureati triennali del 2015", per i quali, a un anno dal titolo, "il tasso di occupazione (si considerano occupati anche le persone in formazione retribuita) e' del 71%, mentre quello di disoccupazione e' pari al 17%". Per quanto riguarda i laureati magistrali, quelli del 2015 sono 5.446, mentre quelli del 2011 sono 4.922. A un anno dal titolo, "il 73% dei laureati magistrali del 2015 e' occupato, contro una media nazionale del 71%, e il tasso di disoccupazione e' del 17%". Di questi, il 28% ha un contratto a tempo indeterminato, mentre il 7% svolge un'attivita' autonoma, e la retribuzione e' di 1.128 euro mensili netti. 

LAVORO. A cinque anni dalla laurea, invece, ha un lavoro "l'87% dei laureati magistrali del 2011, contro l'84% a livello nazionale, e il tasso di disoccupazione è pari all'8%". Tra gli occupati, il 55% ha ottenuto un contratto a tempo indeterminato, mentre il 13% svolge un lavoro autonomo.

Domina il settore privato, che assorbe il 74% dei laureati, mentre solo il 17% lavora nel pubblico, e il restante 9% nel non-profit. Nel dettaglio, conclude il report, "l'ambito dei servizi assorbe il 74% dei laureati, l'industria si ferma al 23%, ed e' marginale la quota di chi lavora nel settore dell'agricoltura". (dire)