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Cronaca

Ambulanti piazzola, i No Bolkenstein strappano una proroga alla Regione

I commercianti in sit-in sotto la Regione per la liberalizzazione delle concessioni pubbliche. L'M5S Gibertoni media tra il sindacato Goia (Ugl) e l'assessorato al Turismo. La nuova scadenza fissata per il 31 Marzo

Una proroga di tre mesi per le scadenze dei bandi sulle concessioni commerciali, emesse dai Comuni. E' il primo risultato, raggiunto dagli ambulanti, che questa mattina hanno manifestato davanti la sede della Regione a Bologna contro la direttiva Bolkestein. Un contributo determinante al provvedimento lo ha dato il M5S Emilia Romagna, che ha fatto da pontiere alle istanze degli ambulanti.

«Si tratta di una prima e vitale boccata d'ossigeno per tutti quei commercianti che a causa di una matassa burocratica creata ad hoc da Governo, Regione e Comuni rischiano di subire un danno irreparabile», spiega in una nota la consigliera Giulia Gibertoni. «Anche se la nostra proposta era quella di sospendere tutti i bandi in essere fino alla fine del 2018, così come previsto dal decreto Milleproroghe, crediamo che questa proroga di tre mesi che abbiamo contribuito a costruire, facendo da tramite tra gli ambulanti e l'assessore Corsini, possa rappresentare una prima risposta nei confronti di chi rischia davvero di veder scomparire migliaia di attività commerciali perlopiù a conduzione familiare».

«Sappiamo che questa non è una vittoria -spiegano dal sindacato Goia in un video su Facebook- ma solo un spostamento dei termini. Noi invece vogliamo uscire dalla direttiva Bolkenstein, direttiva nella quale siamo stati infilati». Dopo il presidio, gli ambulanti sono riusciti ad incontrare l'assessore regionale al Commercio Andrea Corsini, «che si è detto d'accordo sulla proposta di prorogare la scadenza dei bandi al 31 marzo prossimo», scrive il gruppo dei 5 stelle in Regione. «Adesso quello che auspichiamo è che il dialogo che quest'oggi per la prima volta si è instaurato tra giunta e ambulanti vada avanti e che sia il più ampio possibile per includere anche chi non si sente rappresentato dai sindacati più numerosi. Il rischio creato dalla Bolkestein per questa categoria- conclude Gibertoni- è più che mai reale e per questo continueremo la nostra battaglia, in Regione come in Parlamento, per chiedere che la posizione degli ambulanti venga stralciata dall'attuazione della direttiva europea».

Sulla vicenda interviene anche il capogruppo della Lega in Regione Alan Fabbri. Il Carroccio a questo punto chiede che la durata delle diverse concessioni sia uniformata con un atto formale, «Per non penalizzare gli operatori che si vedranno assegnare le nuove 'licenze' in tempi diversi». Secondo Fabbri il comportamento dell'assessore Corsini, «anche in questo, ci è parso fumoso, poiché sembra più interessato a tutelare le amministrazioni pubbliche dimostratesi poco virtuose, piuttosto che i commercianti ambulanti, su cui già si accanisce la direttiva Bolkestein».

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