Vittime dell'amianto: il ricordo in Consiglio Comunale, ordinate bonifiche
Un minuto di silenzio in ricordo Enzo Sermenghi e Valter Nerozzi, i lavoratori deceduti a causa dell'esposizione all'amianto. Due emergenze in città: in via dei Lamponi e in via Triumvirato
Un minuto di silenzio in ricordo di Enzo Sermenghi e Valter Nerozzi e approvazione dell'Ordine del Giorno a sostegno alle azioni legali per ottenere i benefici previdenziali previsti per il lavoro esposto all'amianto nelle Officine Grandi Riparazioni di Bologna.
"Accolgo con grande soddisfazione l'approvazione all'unanimità da parte del Consiglio comunale dell'ordine del giorno per esprimere vicinanza alle famiglie dei lavoratori scomparsi ed ai loro colleghi delle Officine Grandi Riparazioni".
E' il messaggio del sindaco Virginio Merola durante la seduta di ieri "mi unisco personalmente al Consiglio nel pieno e convinto sostegno alle attuali e future azioni volte a ricercare la verità ed ottenere giustizia in merito a questo grave problema, che affligge non solo le parti in causa, ma la città tutta. L'esposizione all'amianto dei lavoratori delle officine comprovato ed i benefici previdenziali devono essere riconosciuti. Auspico che al più presto si possa giungere ad un positivo epilogo di questa triste vicenda e che familiari e lavoratori possano trovare finalmente pace e giustizia". (VIDEO 'KILLER SILENZIOSO')
Nessun beneficio previdenziale per i lavoratori dell'Ogr e per il lavoro esposto all'amianto "dando così origine a diverse cause intraprese dai lavoratori... Anche a loro, che non fanno della bassa qualità del lavoro una voce della competitività dei loro prodotti - dobbiamo qualcosa: regole certe e regole applicate per contrastare coloro che invece costruiscono ricchezza sulle condizione materiali di lavoro dei loro dipendenti" così la presidente del Consiglio Comunale Simona Lembi.
BONFICHE. Due le emergenze amianto: in via dei Lamponi, zona Murri, e in via Triumvirato. Nel primo caso, un'abitazione abbandonata, con coperture in cemento amianto. Come riferisce l'agenzia Dire, dopo i sopralluoghi dei tecnici dell'Ausl, i proprietari dell'immobile sono stati invitati a intervenire, ma al momento nulla di fatto ed è così che il Comune ha firmato l'ordinanza che impone ai due proprietari la totale bonifica dell'abitazione entro tre mesi, pena la denuncia alle autorità giudiziarie e le sanzioni previste per legge.
Nel provvedimento, si legge che l'abitazione è "in parziale stato di abbandono, in chiaro stato di disuso" e "in scarso stato di manutenzione". Nel giardino la vegetazione cresce in maniera "incontrollata" e ci sono "materiali di risulta di dubbia identificazione", tra cui contenitori dove ristagna l''acqua piovana. A questo si aggiunge la "copertura in cemento amianto", per cui l''intera condizione dell''immobile "si configura come un potenziale rischio per la salute pubblica e l''ambiente".