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Venerdì, 29 Marzo 2024
Cronaca

Amianto in oltre 400 edifici, Saliera: 'Impegno per sicurezza e bonifica'

"Obiettivo è una Regione libera dall'amianto", così oggi durante l'incontro tra amministrazione e familiari delle vittime. Saliera ha ricordato il caso delle "Officine grandi riparazioni" di Bologna diventato simbolo della tragedia dell'amianto: qui oltre 200 morti

La presidente dell’Assemblea legislativa regionale, Simonetta Saliera, ha aperto questa mattina a Bologna, nella sala ‘Guido Fanti’ della Regione, l’incontro di presentazione dell’Associazione familiari e vittime dell’amianto Emilia-Romagna (AFeVA), dal titolo: "Amianto: giustizia e conoscenza. Ricerca – cure – assistenza".
"E’ per noi un onore avervi qui– ha detto Saliera- la vostra presenza in Assemblea legislativa, cui avete chiesto ospitalità, rappresenta il legame che deve esserci tra le istituzioni e i cittadini, tra il lavoro della politica e le lotte per la libertà, per i diritti, per migliorare le condizioni di vita delle persone. La vostra iniziativa ha tra l'altro il merito di accendere i riflettori su uno dei principali diritti della persona: quello alla salute, e quindi non un diritto alla cura ma, innanzitutto, alla prevenzione. Quella prevenzione che deve far sì che i lavoratori operino in situazioni e ambienti che non ne pregiudichino la salute, non siano esposti, spesso per avidità del mercato, a rischi che portano a quelle che, ipocritamente, si chiamano morti bianche".

MORTI SUL LAVORO PER AMIANTO. Quella per la prevenzione e la sicurezza nei posti di lavoro, ha ricordato la presidente, "è una storia di lotte e sacrifici di tanti uomini e donne, in cui si inserisce a pieno il tema dei morti per amianto che ha segnato anche la nostra regione, in luoghi di grande produzione come gli stabilimenti del gruppo Eternit a Rubiera, in provincia di Reggio Emilia, e le Officine grandi riparazioni di Bologna".
"Non posso non ricordare- ha proseguito Saliera- la lunga lista di morti per amianto alle Officine grandi riparazioni di Bologna, un luogo che è stato simbolo della resistenza bolognese ed è oggi simbolo della tragedia dell'amianto. Il caporeparto Valter Nerozzi, il tecnico Enzo Sermenghi, scomparsi entrambi l’anno scorso, a poca distanza l’uno dall’altro, sono le ultime vittime di una lista lunghissima di circa 200 persone, tutti morti per l’amianto”.

BONIFICHE EDIFICI IN REGIONE. Venendo poi al tema della rimozione e smaltimento dell'amianto, messo al bando per legge dal '92 ma ancora presente in grandi quantità in edifici pubblici, privati e produttivi su tutto il territorio nazionale, Saliera ha assicurato: "Quello della lotta all’amianto è un impegno che vogliamo continuare a condurre con grande determinazione, perché è un impegno di civiltà. Una regione senza amianto è un obiettivo vero, non un’utopia".
In proposito, la presidente dell’Assemblea ha ricordato che dal 2008 in poi in Emilia-Romagna "abbiamo aumentato i controlli, le bonifiche, e le tonnellate di amianto rimosse (da 25.000 a 74.000). Solo col terremoto del 2012, sono state eliminate 9.000 tonnellate nella zona del sisma". Dal 1996, la Regione "è intervenuta con tutta una serie di provvedimenti, a partire dal Piano regionale di protezione dell’ambiente, di decontaminazione, di smaltimento e di bonifica ai fini della difesa dai pericoli derivanti dall’amianto”. E nell'ultimo censimento, che fotografa la situazione al 15 giugno 2014, risultano bonificati 776 dei 1.198 edifici pubblici o privati aperti al pubblico censiti inizialmente. L’elenco base, pubblicato nel 2005, viene da allora continuamente aggiornato con dati accessibili sul sito dell’Arpa Emilia-Romagna.

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