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Giovedì, 28 Marzo 2024
Cronaca Monteveglio

Amianto. Intervista a Vito Totire, Associazione Vittime: ' I cittadini vanno seguiti'

Proprio oggi torna l'allerta su una struttura a rischio in località Ponzano. Appello di Totire: "Non lasciamo solo chi ha subito la truffa dell'amianto e deve pagare caro lo smaltimento"

Questa sera presso la Sala Consiliare del Municipio di Monteveglio si discute un tema delicato e importante per la salute di tutti dal titolo "Amianto, quali rischi per la salute?". Al tavolo relatori  importanti e competenti fra i quali il Dottor Vito Totire, Presidente Associazione Vittime Esposti Amianto e la Dottoressa Fiorella Belpoggi, Direttrice Istituto ricerca sul cancro del Ramazzini. L'iniziativa, che parte dall'odg presentato dal Gruppo Libera Monteveglio (Lega-Pdl ) e condiviso da tutte le forze politiche presenti in Consiglio Comunale, servirà come anticamera per la cittadinanza nell'intraprendere misure di contrasto e sensibilizzazione su un tema importante come l'eternit, tramite ordinanza, sul modello di ciò che ha già intrapreso il Comune di San Lazzaro di Savena.

Bologna Today ha intervistato il dottor Vito Totire, che ha rilasciato qualche anticipazione sulle argomentazioni della serata, premettendo che è importante fare chiarezza sul tema della sicurezza e lavorare su un censimento di ampio raggio: “Quello di questa sera sarà un dibattito a più voci ed io sarò solo uno dei relatori – spiega il Presidente dell’Associazione Vittime Esposti Amianto – il nocciolo delle questione è quello di appoggiare e spingere per un censimento capillare a tappeto per individuare l’amianto ancora presente nelle strutture della zona”.

Che cosa si sta muovendo per la bonifica dall’amianto nella zona?
Stiamo siglando una convenzione fra il Comune e l’Associazione Esposti Amianto, come supporto in termini di assistenza alla bonifica e per i riconoscimenti alle patologie che derivano dalla presenza di questi materiali tossici. Proprio oggi è stato riproposto il tema della presenza massiccia del cemento amianto a Panzano,
nel Comune di Castello di Serravalle, frazione da cui è stato lanciato l’appello per la bonifica delle tettoie.

Su quali territori si agisce? Bologna città non è coinvolta?
E’ come se noi stringessimo il cerchio intorno a Bologna, nei comuni adiacenti, ma non risolvessimo il vero problema, che è appunto quello del capoluogo, che resta il nocciolo della questione. In tutti i dibattiti fatti, su questa proposta di censimento a tappeto con autonotifica non abbiamo mai registrato critiche, quindi sarebbe necessario che piuttosto che ragionare comune per comune si intervenisse sull’intera provincia. Ma la lentezza è esasperante…se non abbiamo i censimenti non abbiamo neanche l’idea precisa di quanto sia l’amianto.

Quali gli sviluppi sui supporti al cittadino?
Nel ’99 c’è stata l’unica (purtroppo) conferenza governativa sull’amianto, che ha dato indicazioni sul mettere in campo politiche a supporto dei cittadini che hanno dell’amianto residuo. Chiunque abbia comprato amianto ha subito una truffa e la seconda beffa arriva perché smaltirlo gli costa 700, 800, 900 euro, e per far sì che gli Enti pubblici scendano in campo noi abbiamo studiato una proposta complessiva sul tema, ma bisogna che sia condivisa. I cittadini italiani hanno subito una truffa e le parti lese dovrebbero associarsi, insieme ai Comuni (ogni comune italiano è stato teatro di smaltimenti abusivi) per rivendicare un risarcimento dei danni adeguato.

Cosa fare se si ha il sospetto di avere amianto in casa?
Intanto diciamo che è responsabilità degli amministratori di condominio. Fra tutti i Comuni dell’Emilia Romagna solo l’Arpa di Reggio Emilia da una risposta di laboratorio, prima lo faceva anche l’Arpa Bologna, ma ora non più. Bisogna quindi mettere in campo delle risorse perché il cittadino non sia lasciato solo.

 

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