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Cronaca San Vitale / Via Populonia

Amianto Scuola Don Marella, genitori temono ancora: "Non rimando mio figlio lì"

Qualcuno rifiuta di far tornare il bimbo in classe "se il rischio non è dichiarato nullo". Mentre qualcuno indossa mascherine si denuncia: "Misure cautelative discutibili..Reperti maggiori di quelli segnalati"

Partita da un sasso rinvenuto in tasca a un bimbo la denuncia di presenze di amianto nella scuola elementare Don Marella, ancora incontri e interventi per stabilire l’effettiva entità del rischio amianto nel plesso scolastico di Via Populonia.

L’assessore Luca Rizzo Nervo annuncia l’esito completamente negativo del monitoraggio di ARPA (Agenzia ambientale della Regione) nell’area cortiliva della scuola e lo smaltimento del vaso di espansione vicino al marciapiede di via Populonia. “E’ stato affidato al responsabile ambiente e lavori pubblici il compito di effettuare un monitoraggio sull’area esterna alla scuola che al momento ha dato esito negativo. Tale monitoraggio dovrà essere effettuato a livello più capillare … Sono stati effettuati anche sul terreno per verificare in profondità (20 cm); le prime indagini non hanno evidenziato ulteriori frammenti di eternit, tuttavia la verifica sta proseguendo. Nel caso venissero trovati, la proposta è di ricoprire l’area con 20 cm di terreno vergine”.

I risultati dell’ARPA. Attivata già dalla prima segnalazione, ARPA ha lavorato in procedura di emergenza dando priorità alle aree esterne. L’esito dell’esame è “l’assoluta assenza di fibre d’amianto... E’ comunque possibile fare altri campionamenti e se c’è altro materiale sospetto nel terreno conviene comunque bonificare lo strato superficiale” assicura Maria Adelaide Corvaglia, direttore della Sezione provinciale ARPA.

ASL: La scuola rimarrà aperta. Giorgio Ghedini del dipartimento della sanità pubblica dell’ASL conferma che la scuola non verrà chiusa. Da genitore dichiara ai genitori: “Alcune persone, non è chiaro se bambini o adulti, hanno indossato delle mascherine, ma non sono valide, se ci si vuole davvero proteggere dal rischio di inalazione occorre utilizzare strumenti strettamente tecnici… L’esito degli esami pervenuti, confermano la validità delle scelte”. Claudio Po, epidemiologo della ASL, riferisce di un rischio molto basso, per non dire nullo: “Quello che conta in termini di rischio è di avere o meno le fibre nell’aria e le costruzioni di Bologna sono piene di amianto”.

L’insoddisfazione dei genitori. Non si ferma però la protesta dei genitori che contestano l’inadeguatezza della recinzione d’emergenza, apposta dal Comune per impedire l’accesso alla presunta area contaminata, reclamando accertamenti anche all’interno dell’edificio. Chiedono dunque garanzie e certezze sugli interventi.

Davide Tracchi, presidente del Comitato IC12 che comprende anche la Don Marella, denuncia che “Le misure cautelative adottate sono molto discutibili. I reperti sono di numerosità e dimensioni maggiori di quelle segnalate nei documenti… Gradiremmo avere una documentazione sulle normative, sulle modalità di esecuzione degli interventi e su esami fatti e da fare”, mentre la mamma che ha denunciato l’accaduto si dichiara “ancora preoccupata per la possibile contaminazione interna… Se non sarò sicura dell’interno non rimando mio figlio a scuola. Occorre dichiarare ufficialmente che il rischio è zero”.

Di posizione più moderata Roberta D., madre di un bambino di V elementare. "Ritengo che al momento non possiamo fare altro che fidarci degli esperti. Certo c’è preoccupazione perché tutti vorremmo scuole sicure per i nostri figli e pensare che giochino vicino a materiali nocivi banditi dal 1991…". Rispetto all'utilizzo delle mascherina protettiva la signora Roberta sottolinea: "Ci siamo documentati e anche la ASL confermato che non sarebbero sufficienti per proteggersi da un’eventuale contaminazione. Mio figlio vive in città, è esposto allo smog o mangia forse cibo prodotto in aree a rischio. Non intendo fargli indossare una mascherina, né tenerlo sotto una campana di vetro. Credo invece che debba essere informato ed educato sui comportamenti da tenere, deve osservare e denunciare”.
 

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