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Cronaca Navile / Via Agostino Bignardi, 14

Capannone abbandonato, sos Amianto in via Bignardi: "Intanto le fibre le respiriamo"

Quel che resta di un vecchio capannone potrebbe contenere dell'amianto e secondo l'Associazione Esposti Amianto è necessaria un'ordinanza in tempi brevi: obiettivo il censimento con ordine di bonifica

Amianto in un edificio dismesso in via Bignardi al civico 14, quartiere Navile? L'allarme è stato dato da tempo, ma la proprietà è privata e resta ancora tutto come era fin dalle prime segnalazioni, nonostante le diverse denunce di cittadini e di associazioni come l’Associazione Esposti Amianto. Si tratta di una struttura industriale abbandonata da anni, che è stata anche occupata da alcuni senzatetto e che è oggi abbandonata a se stessa: sembra che parte della tettoia sia in amianto e che possa essere quindi pericolosa. 

Vito Totire, medico del lavoro, presidente nazionale Aea-associazione esposti amianto e rischi per la salute conosce bene questa situazione (nel 2007 una prima manifestazione per sollevare la questione) e fa prima di tutto una considerazione: sulla mappatura delle aree a rischio: "Il censimento con obbligo di notifica che noi proponiamo non costa nulla. E mentre attendiamo continuiamo ad essere esposti ai rischi. Il Comune di Bologna dovrebbe fare un'ordinanza".  

"L’edificio in questione, con copertura in cemento-amianto, è lì da sempre - spiega Totire - non risultava al Comune di Bologna per il semplice motivo che il comune ha sempre rifiutato la nostra proposta di emanare una delibera finalizzata all’obbligo di notifica da parete dei proprietari o gestori dell’immobile. Proposta che fu invece accolta, parzialmente, diversi anni fa dal comune di San Lazzaro con buoni risultati. Diciamo 'parzialmente' perchè noi proponiamo il censimento anche dell’amianto underground (tubazioni acqua , fogne, gas)". 

Altri comuni del bolognese oltre a San Lazzaro? "C'è qualche altro comune ad aver effettuato in censimento (Pianoro, Crespellano, Monteveglio per esempio), ma con strane variabili. Per esempio Pianoro non censisce canne fumarie ma prevalentemente solo coperture dei tetti". 

Via Bignardi Bologna: pericolo amianto

Dunque secondo lei il Comune di Bologna cosa dovrebbe fare? "Deve fare un'ordinanza finalizzata alla bonifica; non serve fare 'valutazioni del rischio' per i seguenti motivi: le coperture in cemento-amianto cominciano a rilasciare fibre quasi subito (a partire da circa 18 mesi dalla esposizione alle intemperie, escursioni termiche, ecc.); addirittura dal 1995 precise indicazioni elaborate dalla comunità scientifica indicano gli edifici dismessi come situazioni a rischio 'a priori' in quanto nell’edificio occupato c’è di solito un certo monitoraggio, ma in quelli abbandonati le condizioni di degrado non vengono seguite. Abbiamo inoltre fotografato piccioni che stazionano sulle coperture e, inevitabilmente trasportano fibre lontano; ma l’elemento principale è il vento col quale le fibre vengono trasportate ovunque". 

Quali sono, per quello che ne sa lei, le condizioni dell'immobile di via Bignardi? "Risulterebbe che lo stabile sia stato sottoposto a sequestro giudiziario dopo un'occupazione, ma è possibile che la magistratura non abbia contestualmente rilevato la presenza di amianto? Hanno bisogno di una consulenza? Ci vuole un'ordinanza sindacale immediata di bonifica...Il 29 novembre scorso in Senato è stata presentata la proposta di un testo unico sull’amianto e gli articoli 15 e 16 prevedono, in maniera un po’ ambigua, ma con sanzioni penali per gli inadempienti, il censimento con obbligo di notifica (alla ASL e non al Comune)". 



 

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