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Cronaca Molinella

Frustate e pugni dal marito, dopo vent'anni la forza di denunciare

Figli, mariti, ex compagni violenti o morbosi. Altre tre storie di violenza sulle donne. Episodi che si registrano, tristemente, all'ordine del giorno

Una donna è stata pestata fino a perdere i sensi, un'altra dopo vari episodi persecutori ha ottenuto che l'ex compagno le fosse tenuto a distanza tramite un divieto di avvicinamento e un bracciale anti-stalking. Notizie che risalgono alla sola giornata di ieri. E che sono all'ordine del giorno, come provano i 3 nuovi provvedimenti cautelari  partiti nei confronti di altrettanti soggetti indagati a vario titolo per maltrattamenti in famiglia e atti persecutori. Al centro figli, mariti, ex compagni violenti o morbosi.  In barba alle fiaccolate che Bologna organizza per sensibilizzare vs la violenza sulle donne.

Botte per vent'anni, poi la forza di dire basta

Il primo dei tre episodi è avvenuto a Molinella, dove i Carabinieri della locale Stazione hanno eseguito una misura cautelare nei confronti di un italiano sulla cinquantina, indagato per maltrattamenti in famiglia nei confronti della coniuge. Secondo la ricostruzione degli investigatori, dopo oltre 20 anni di aggressioni verbali e fisiche, iniziate al principio della  relazione sentimentale e peggiorate col matrimonio , la donna ha trovato finalmente la forza di denunciare. Ai Carabinieri la signora ha raccontato una storia intrisa di maltrattamenti per mano di un marito violento. Ha raccontato di botte quotidiane, a suon di calci, pugni e anche frustate. Neppure la presenza del figlio minorenne sarebbe riuscita a fungere da deterrente . Il 52enne è ora sottoposto alla misura del divieto di avvicinamento.

Mamma e sorelle vessate, quando è questione culturale

Il secondo episodio ha interessato un 21enne cingalese che l’Autorità Giudiziaria ha sottoposto all’allontanamento dalla casa familiare e al divieto di avvicinamento alle persone offese, nello specifico la madre  e le due sorelle . È stata la sorella maggiore dell’indagato ad andare per prima dai Carabinieri della Stazione Bologna Navile per denunciare il fratello che, pericoloso e fuori controllo, non sarebbe più in grado di mantenere una condotta pacifica all’interno del nucleo familiare. Continue le offese ai familiari, tutte donne, per ragioni prevalentemente culturali, secondo quanto hanno ricostruito i militari. Su disposizione del GIP del Tribunale di Bologna il giovane  non potrà più avvicinarsi ai tre parenti, rispettando una distanza minima di almeno 500 metri.

Quando l'amore diventa ossessione: pedinamenti anche sul luogo di lavoro

L'ultimo episodio, sempre a Bologna, ha interessato un 37enne italiano che non accettando la fine della relazione sentimentale con l’ex compagna, aveva iniziato a tormentarla giorno e notte. Un tampinamento fatto di telefonate continue, video-chiamate, messaggi, pedinamenti sotto casa e persino sul posto di lavoro.

Da quanto si apprende, i due si erano incontrati sul web due anni fa, in occasione del lockdown dovuto all’emergenza epidemiologica da Covid-19, poi quando le restrizioni si erano allentate, avevano deciso di frequentarsi, iniziando una relazione che è terminata oltre un anno fa. Dopo un po’ di tempo il 37enne avrebbe iniziato però a perseguitare la donna che, stremata e impaurita, è corsa dai Carabinieri  per denunciare l’uomo per atti persecutori. Preso atto della situazione, la Procura  ha chiesto la misura cautelare del divieto di avvicinamento alle persone offese che è stata accolta dal GIP del Tribunale di Bologna.

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